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LA STORIA SI DIVIDE...

Ma non era della Lazio? Il murales romanista di Sergio Leone riapre il derby…

Redazione DDD

Dopo Gigi Proietti e Lando Fiorini, ecco un omaggio al regista romano che ha fatto la storia del cinema mondiale. L'opera è firmata da Lucamaleonte.

Un murale dedicato a Sergio Leone a Centocelle. Un omaggio al regista che ha fatto la storia del cinema mondiale, cittadino romano e tifoso romanista. Lo street artist Lucamaleonte ha dipinto il volto di Leone su una palazzina Ater di via Tor de Schiavi. L'opera è stata promossa dall'AS Roma e Ater Roma, con il patrocinio della Regione Lazio, e rientra nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni di Roma Capitale. Leone, scomparso all'età di 60 anni, il 30 aprile del 1989, ha diretto capolavori che hanno segnato indelebilmente la storia del cinema come "Per un pugno di dollari", "Il buono, il brutto e il cattivo", "C’era una volta il West", fino al kolossal generazionale "C'era una volta in America".

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Sergio Leone era della Lazio, pone però il problema Il Messaggero. Ma il murale apparso a Via Tor de Schiavi è stato prodotto dalla Roma. E l'annuncio di "Sergio Leone, romano e romanista" ha riacceso il derby. I tifosi della Lazio, e le radio, hanno rivendicato la lazialità del regista trasteverino postando vecchi articoli di giornale e interviste. Come quella di Carlo Verdone a "Domenica In". Nel video, il regista cresciuto proprio con Sergio Leone, parla con Mara Venier ricordando la fede biancoceleste del suo maestro. Come la mettiamo?