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IN CAMPO IL 9 OTTOBRE

Il derby delle Asturie riporta la vita a Oviedo e Gijon: 25mila posti, la prima volta dopo il lockdown

Il derby delle Asturie riporta la vita a Oviedo e Gijon: 25mila posti, la prima volta dopo il lockdown

Il primo derby della stagione segna il segnale di partenza per il ritorno degli eventi di massa nelle Asturie.

Redazione DDD

Il calcio torna alla normalità: addio alle restrizioni della capienza negli stadi di calcio, che tornano pieni ma con le mascherine. Lo ha deciso all'unanimità ieri il Consiglio interterritoriale del Sistema sanitario nazionale, appuntamento organizzato dal ministero della Salute in cui sono presenti le comunità autonome. Il Principato delle Asturie aveva già anticipato che avrebbe sostenuto la sospensione della capienza limitata, proposta che, visto il risultato, è stata accolta molto bene. C'è stata una sola astensione. Nessun voto contrario. Il via libera della Salute arriva alle porte del derby. Real Oviedo-Sporting Gijon, sabato 9 ottobre alle 21.00 allo stadio Carlos Tartiere, sarà la cosa più vicina a una partita di calcio che vivrà la Spagna dai tempi che hanno preceduto la pandemia. Sono attese oltre 25.000 persone, il derby sarà il primo grande evento che si terrà nel Principato in un anno e mezzo.

Niente di quello che è accaduto negli ultimi mesi sarà paragonabile al derby, il primo con il pubblico dopo tre partite di massima rivalità senza pubblico in tribuna. Real Oviedo, ottavo in Segunda Division con 10 punti e Sporting Gijon, capolista a quota 16, sono in attesa di incontrare le autorità sanitarie per progettare il relativo dispositivo di sicurezza. Al momento, è noto che si intende "rafforzare il monitoraggio del rispetto dell'uso obbligatorio della mascherina e del rispetto delle indicazioni sanitarie". La misurazione della distanza di 1,5 metri che era in vigore è stata annullata dopo la riunione di ieri e la Sanità sottolinea che vanno rispettate le "misure di protezione non farmacologiche". Resta in vigore il divieto di mangiare, bere e fumare e la Sanità assicura che "saranno fissate delle fasce orarie per l'accesso del pubblico scaglionato per zone e settori".

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