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Sul pianeta McKennie con David Müller, agente del calciatore classe 1998, che partita dopo partita sta sempre più conquistando i cuori dei tifosi bianconeri. Che ragazzo è McKennie? Questa la prima risposta a EuropaCalcio: “Molto semplice e responsabile, in ogni partita sa cosa e come deve fare, anche quando gioca bene e quando gioca meno. Contro il Benevento era rimasto in panchina, gli ho detto di avere pazienza perché conosce molto bene le sue qualità, e infatti ha segnato 2 gol importanti e decisivi“.
I primi due con la Juventus: “E’ molto contento alla Juve. Gli piacciono il tecnico Pirlo e più in generale il club – di una grandezza incredibile – e l’ambiente. Ovviamente anche i suoi compagni di squadra sono molto in gamba. Weston ha poi una grande personalità: come mostra il suo ultimo spot sui canali bianconeri, quando può scherza, ma quando si allena e durante ogni partita è serissimo: non ho mai visto un giocatore in grado di cambiare a 180^ così velocemente quando scende in campo. Non mi hanno nemmeno sorpreso queste due reti. Una partita come quella del Camp Nou, dove il gioco e gli spazi sono molto più aperti rispetto ad esempio alla gara di Budapest contro il Ferencvaros, è perfetta per lui“.
C’erano altri club sulle sue tracce? “Certamente. Non posso dire quali, ma erano tre di Bundesliga e alcune società di Premier. McKennie è un giocatore fisico e il classico centrocampista moderno box-to-box, giocatori come lui sono di solito molto richiesti in Inghilterra, meno in campionati come Serie A o Liga, basate più sulla tattica e sul possesso palla. A ogni modo, quando un club come la Juventus chiama è impossibile dire di no. Stavano cercando un giocatore con le sue caratteristiche, anche Pirlo è stato molto importante nella sua scelta“. Alcuni paragonano il suo assistito a Vidal, è d’accordo? “Vorrei dire di sì. Weston può giocare un buon ruolo offensivo con i suoi inserimenti in area, ma al contempo corre tanto, difende e vince palloni. Al di là dei paragoni, vuole scrivere la sua storia“.
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