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Nel derby di Cracovia il protagonista è una vecchia conoscenza del grande calcio europeo. Błaszczykowski è tornato per salvare sportivamente ed economicamente il Wisla. Il KS come l’ex bomber Piatek si lecca le ferite post derby.

di Emanuele Landi – Manca Piatek ed allora la scena del Derby di Cracovia se la prende Jakub Błaszczykowski. L’esterno polacco, ex di Borussia Dortmund e Fiorentina, marchia la “guerra santa” tra Wisla e KS mettendo a referto un...

Emanuele Landi

di Emanuele Landi -

Manca Piatek ed allora la scena del Derby di Cracovia se la prende Jakub Błaszczykowski. L’esterno polacco, ex di Borussia Dortmund e Fiorentina, marchia la “guerra santa” tra Wisla e KS mettendo a referto un assist per la rete del 2-0 e poi la soddisfazione personale per il 3-0 del Wisla. I padroni di casa dominano la prima ora di gioco con i goal di Drzazga al 14’, Kolar al 19’ e proprio di Kuba al 59’. Il KS si batte nel finale e riesce a fare due goal negli ultimi minuti. La squadra orfana di Piatek, infatti, va a segno con Cabrera al 86’ e con Filip Piszczek al quarto di recupero, ma non basta per la super rimonta. Il fato, talvolta, è beffardo visto che anche il Milan ha perso 3-2 il derby di Milano, come gli ex compagni del pistolero.

Dopo la debacle nel derby di Cracovia il KS mantiene 1 solo punto di vantaggio sui rivali del Wisla. A 4 giornate dalla fine della regular season dell’Ekstraklasa, tutto può succedere nel campionato polacco. Le prime 8, infatti, si giocheranno il titolo coi play-off championship, le ultime, invece, in lotta per la permanenza nella massima serie. Il Wisla occupa attualmente la nona posizione ed ha beneficiato molto dal ritorno del figliol prodigo per centrare la salvezza. Kuba Błaszczykowski, infatti, è tornato a casa sua nella squadra che lo ha fatto debuttare nelle competizioni Uefa. L’ultima avventura di tre anni al Wolfsburg, in Germania, proprio lì dove era approdato nel 2007, anche se al Borussia Dortmund, emigrando dal Wisla. Il primatista di presenze della nazionale biancorossa, eletto anche miglior giocatore polacco nel 2008 e nel 2010, è tornato per dare la sua esperienza e non solo al Wisla.

Mister Stolarczyk non ha avuto problemi nel riconoscere la leadership di Kuba, già autore di 3 reti nelle 7 gare disputate dal suo ritorno. L’esterno offensivo, mvp nel derby di Cracovia, è tornato a 33 anni, però, non solo per aiutare il Wisla a salvarsi  sul campo ma anche per evitare il fallimento. Kuba, infatti, per una scelta di cuore, non trovando spazio al Wolfsburg, ha deciso di tornare a giocare nel club che lo ha lanciato senza percepire stipendio. Il classe ’85, inoltre, ha pensato di aiutare il club, attualmente in grave difficoltà economica. Con un prestito del suo stipendio vuole permettere il regolare pagamento degli stipendi a giocatori e dirigenti ed evitare l'esclusione dal campionato e la retrocessione d'ufficio in terza serie.

Il Wisla esulta mentre il Klub Sportowy comincia a preoccuparsi. La zona rossa si avvicina e l’ex squadra di Piatek deve sbrigarsi per evitare le “sabbie mobili”. Il 3-2 dello stadio Miejski ha mostrato una squadra padrona del gioco per buona parte del match ed un’altra svegliatasi troppo tardi. Vi ricorda qualcosa? A poche ore di distanza Piatek ha vissuto la stessa sensazione da tifoso del KS e da giocatore del Milan. Le prossime sfide saranno decisive sia per il KS che per il pistolero rossonero. Importante sarà reagire subito, post sosta delle nazionali, per evitare contraccolpi da stracittadina. Il Milan, contro la Samp, con Piatek che ritorna a Marassi per un altro personale derby per ripartire dopo l’Inter di Vecino. Il KS, senza Piatek, sul campo del Gornik Zabrze, dodicesima in classifica. Uno scontro salvezza per gli uomini di mister Probierz per dimenticare i colpi di Jakub Błaszczykowski.

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