L’Ajax porta i gol e il possesso palla: non c’è spazio per il Feyenoord nel Klassieker: 4-0!

di Serena Calandra -

Un big match, due tifoserie, due squadre e un solo derby quello tra Ajax e Feyeenord. Una lotta di potere tra i benestanti di Amsterdam e la classe operaia che nasce nel 1921 ma che continuerà e si affermerà sempre più negli anni. Di momenti memorabili il Klassieker ne ha vissuti tanti. La grande rivalità porta le due squadre nel 1960 addirittura a condividere la prima posizione in classifica a pari merito divise solo dalla differenza reti dei lancieri che riuscirono ad aggiudicarsi la prima stella della storia. Tanti gol capolavoro, tanti campioni da ricordare da Van basten a Connoly e poi Cruijff.

Ma stasera il derby valevole per l'11cesima giornata dell'Eredivisie non ha avuto storia. Il match segnato sin da subito dalla rivalità e dalla carica agonistica, si stravolge nei minuti iniziali con le reti di Ziyech e Tagliafico. I campioni in carica nettamente superiori in prestazione e convinzione, demoliscono gli avversari del Feyeenord dando loro il colpo di grazia al 37’ con Neres e al 40’ con Van de Beek disputando il secondo tempo per formalità. Un risultato massacrante che descrive solo in parte la grande performance messa in campo dagli uomini di Ten hag che con quest'ultima vittoria si collocano al primo posto in classifica davanti all'Az, Psv e Vitiesse a quota 23 punti. Solo 14 quelli messi in sacca dal Feyeenord che con la sconfitta di stasera resta a quota 14 punti. I lancieri prendono bene la mira e sganciano dunque una freccia d'ora che pesa non solo sul risultato ma soprattutto in termini di qualità. Un distacco evidente visti i numeri del match che mostrano un netto possesso palla il 65% contro il 35% a favore dei biancorossi. Per non parlare dei tiri in porta effettuati 12 a 0. Chiara la netta difficoltà in fase di non possesso per la squadra di Jaap Stam , che appare distratta e confusa quando chiamata in causa. Non bastano le soluzioni offensive proposte dal tecnico olandese che a conti fatti può solo sperare in un cambio di rotta prima che la situazione diventi irrecuperabile, prima che arrivi la prossima data in rosso: la rivincita di Rotterdam.