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rode poulsen innervosisce spalletti tutti gli interisti

di Serena Calandra – Nella fase a gironi di Champions League fra il settembre e il dicembre del 2005, Christian Poulsen fece ammattire il Milan. All’andata, con la maglia dello Schalke 04, a Gelsenkirchen, fece molti fallì su Kakà e...

Redazione Derby Derby Derby

di Serena Calandra -

Nella fase a gironi di Champions League fra il settembre e il dicembre del 2005, Christian Poulsen fece ammattire il Milan. All'andata, con la maglia dello Schalke 04, a Gelsenkirchen, fece molti fallì su Kakà e provocò a ripetizione i rossoneri. Lo stesso a San Siro.. Tanto che al termine del Milan-Schalke 3-2 decisivo per la qualificazione, Gattuso andò ad esultare proprio davanti a Poulsen.

Più o meno lo stesso è accaduto, in Inter-Eintracht 0-1, con il 28enne Sebastian Rode, centrocampista del Borussia Dortmund in prestito a Francoforte. Il giocatore tedesco ha commesso molto falli ed ha spesso ingigantito la portata dei falli ricevuti. Anche Beppe Bergomi in telecronaca su Sky con un filo di voce ha sibilato: "Rode, adesso basta"...

Forse anche per questo, oltre che per l'eliminazione dall'Europa League, Luciano Spalletti era un po' nervoso e anche allusivo a fine match: "“Non so cosa si possa aspettare o cosa poi si possa credere di andare a prendere a questo punto del campionato. Secondo me siamo nella classifica in cui dovevamo essere. Vedo disparità nel come si è trattati. Mi prendo tutte le colpe e metto sempre me davanti agli altri. Prima di andare a dire avrà capito, mi chiedo se gliel’ho spiegato bene. Nella classifica non vedo niente di strano. Vedo delle differenza di trattamento. E’ sempre stato così qui, una sera si può andare a cena insieme e si può parlare coi giornalisti”. 

Certamente nervosi i tifosi interisti sui social, anche nei confronti di Icardi assente a San Siro. Fernando Siani su facebook: "Nel momento cruciale della stagione, chi si spaccia capitano ha il dovere di mettere da parte l'orgoglio e dare una mano. E non vedere seduto sul divano la barca che affonda.  Poi magari perdi lo stesso, ma devi esserci.  E se non ci sei quando conta, puoi anche non esserci mai più".

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