editoriali

Buffon, Di Canio, Cassano: il richiamo della foresta vince sempre e comunque

Nainggolan torna a Cagliari

Non solo Radja Nainggolan: il ritorno a casa in passato e nel futuro sarà sempre una costante nel mondo del calcio

Redazione Derby Derby Derby

di Enrico Vitolo –

Il genere non sarà horror come nei racconti di Stephen King, ma le trame di certi racconti del mondo del calcio hanno davvero dei risvolti che nessuno scrittore potrebbe neppure immaginare.  Intanto la saga calcistica “A volte ritornano”, titolo di uno dei più grandi successi proprio dello sceneggiatore americano, sta per arricchirsi di un nuovo capitolo: Radja Nainggolan al Cagliari. Sei stagioni dopo l’addio, ecco l’inimmaginabile ritorno in Sardegna. Da Re, pardon da ninja. Come sempre, perché lui non cambia. Ed esattamente con una mossa ad effetto il club sardo ha voluto dare al suo popolo il regalo più bello per poter festeggiare così in grande stile i cento anni di storia.

Una storia, seppur totalmente differente, che lega allo stesso modo, anzi forse anche di più, Gianluigi Buffon e la Juventus che per non farsi mancare nulla alla prima di campionato sfiderà il Parma. Giusto il tempo di conoscere Parigi nei mesi scorsi che l’ex capitano è tornato rapidamente a casa sua. Ma questo è solo uno dei tanti amori (ri)sbocciati negli ultimi tempi, eppure ogni volta per tutti è una vera sorpresa. Inaspettata. Sta di fatto, però, che i racconti iniziano ormai a susseguirsi con una sequenza quasi disarmante. Se quelli di Gullit al Milan nell’estate del 1994, di Di Canio alla Lazio nel 2004 e di Shevchenko sempre ai rossoneri nel 2008 furono considerati come la grande novità in un calciomercato che raccontava ben altro, quello di Kaká nel 2013 fece intuire che le cose stavano ufficialmente iniziando a cambiare. Ed infatti poi così è stato: Cassano alla Samp nel 2015, Balotelli al Milan nello stesso anno, Spalletti alla Roma dodici mesi più tardi, Criscito al Genoa e Bonucci alla Juventus nel 2018.

Ma la scelta di cuore, o in alcuni casi con la razionalità di chi sa di essersi pentito, è stata presa spesso e volentieri anche all’estero. Tutte ricche di emozioni più uniche che rare, ma nessuna probabilmente può essere paragonata a quella di Maradona legata al ritorno al Boca Juniors nel 1995. Sempre alla Bombonera è ritornato, ma in un’epoca diversa, anche un altro argentino come Tevez. Prima e dopo, invece, hanno vissuto lo stesso viaggio anche Henry (direzione Arsenal), Drogba (direzione Chelsea), Fernando Torres (direzione Atlético Madrid), Mourinho (direzione Chelsea), Zidane (direzione Real Madrid), ma anche Kompany e Hummels che proprio nelle ultime settimane sono ritornati rispettivamente all’Anderlecht e al Borussia Dortmund. Ma il calciomercato non è ancora concluso, lo sanno bene dalle parti di Torino dove, sponda bianconera, aspettano eventuali notizie da parte di un certo Pogba.

 

 

 

 

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