L'analisi di Mario Frongia per Calciocasteddu.it -
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CAGLIARI-FIORENTINA 1-1
Cagliari, 2 punti regalati!
Con la squadra ancora terzultima, c’è poco da sorridere. E il 6 febbraio – orario da confermare – il Cagliari fa visita all’Atalanta.
Mazzarri dice di aver sfondato, per la rabbia del gol del pareggio, tre porte negli spogliatoi. Una certezza: gliele faranno pagare. Per il resto, una piccola nota incoraggiante: il Cagliari è vivo. Sa stare in campo, aspetta e accelera quando serve. Poi, gli errori tecnici fanno capo a criticità di vecchia data. L’esperienza, basti pensare all’esordiente Obert (ottimo l’esordio dal via in Serie A), ad Altare, Lovato e Gagliano. Energie e concentrazione che ad averle avute tre mesi fa, oggi si guarderebbe un’altra classifica. Invece, dopo l’1-1 con la Fiorentina diventa complicato non mangiarsi le mani. Se tutto gira per il verso giusto e non sai cogliere l’attimo, poi si paga dazio. A partire da Vlahovic lasciato a casa e dai negativizzati Bellanova e Grassi, pedine d’oro del Cagliari nuovo corso, che alla vigilia il tecnico si ritrova a disposizione. Poi, c’è San Dzeko, match winner per l’Inter con il Venezia – osso durissimo per i campioni d’Italia a San Siro – al 90′.
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Al minuto 13 tutti in piedi per ricordare Davide Astori. L’applauso accomuna padroni di casa e ospiti. Sul maxi schermo compare la scritta e la foto “Per sempre con noi”. Rip, Davide. MERCATO. Fremono e sono increduli la gran parte dei tifosi. I possibili colpi, o annunciati tali, spesso sono frutto delle campagne di visibilità dei procuratori, del club, di entrambi. Tutti cercano luce e denaro. Il Cagliari, bloccato dall’Indice di solvibilità, boccheggia. E la proprietà non fa cenno a una possibile iniezione di liquidità. Dunque, dopo Lovato, Goldaniga e Gagliano, c’è da aspettare. Con Caceres che rifiuta un po’ di squadre e chiede la rescissione con liquidazione a seguire e Nandez che è poco convinto dalle proposte del Torino. Baselli? Chissà. Amen.
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