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editoriali

Dal dritto per dritto di Allegri alle geometrie di Sarri: è qui la terra di mezzo della Juventus

NAPLES, ITALY - DECEMBER 01: Coach of SSC Napoli Maurizio Sarri greets coach of Juventus Massimiliano Allegri during the Serie A match between SSC Napoli and Juventus at Stadio San Paolo on December 1, 2017 in Naples, Italy.  (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Grandi cambiamenti tattici in casa Juve, e la classifica ne fa le spese

Redazione DDD

"di Franco Ordine -

"A Torino sono in molti a chiederselo: ma dove è finito il gioco spettacolare di Sarri? Antonio Cassano che non conosce l’arte della diplomazia incalza ancora di più. “Sono quattro mesi che aspettiamo inutilmente” sferza dal divanetto di Tiki Taka. Sul tema occorrono riflessioni tecniche invece che posizioni ideologiche. E allora proviamo a eseguire un esame razionale. La Juve è una squadra che per 5 anni, non 5 mesi o 5 settimane, ha praticato il calcio di Allegri che è tutta sostanza e nessuna concessione al palleggio, predica lo schema “dritto per dritto” e non le geometrie classiche che fecero esaltare il Napoli di Sarri.

"Per convincere un gruppo così tanto medagliato in Italia, a cambiare registro tattico, c’è solitamente bisogno di un paio di condizioni favorevoli: 1) la giovane età; 2) la disponibilità e l’umiltà a rimettersi in gioco. L’età media della Juve è delle più alte innanzitutto. A giudicare poi in modo schietto non mi sembra che dalle parti della Cantinassa abbiano queste caratteristiche. Eppure Sarri, di recente, ha ammesso: “Prima ero un talebano, adesso mi adatto”. Quindi la spiegazione finale è soltanto una: a Torino Sarri ha abbandonato il suo calcio per tentare una via di mezzo che non concede nulla allo stile e di recente nemmeno ai risultati.

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