DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

LA GERMANIA NON MUORE MAI MA A VOLTE ESAGERA

Disordine d’arrivo nel gruppo F: rigori e pittori

BUDAPEST, HUNGARY - JUNE 23: Cristiano Ronaldo of Portugal interacts with teammate Pepe following the UEFA Euro 2020 Championship Group F match between Portugal and France at Puskas Arena on June 23, 2021 in Budapest, Hungary. (Photo by Tibor Illyes - Pool/Getty Images)

La Germania va agli ottavi contro l'Inghilterra, il Portogallo contro il Belgio

Redazione DDD

analisi Facebook di Roberto Beccantini -

Dal disordine d’arrivo del gruppo F, il gruppo della «muerte», escono questi ottavi: Francia-Svizzera, Inghilterra-Germania, Belgio-Portogallo. Prosit. Il 2-2 di Budapest è un romanzo che Salgari avrebbe letto volentieri. Lo firmano tre rigori e due doppiette, di Cristiano (7) e Benzema (7,5). Lo ispira Pogba (8): che palla a Mbappé (5), che palla a Benzema, e che parate, Rui Patricio con e senza palo: 8. Netti i penalty pro campioni, molto generoso quello di Semedo (6) pro blu. Santos aveva tolto una «mezza puntina», Bruno Fernandes, per inserire i muscoli di Renato Sanches (7). Il problema resta la fase difensiva. Avrebbe dovuto essere la notte di Tolisso. Come non detto: 5. Deschamps ha chiuso con quattro punte: Benzema, Mbappé, Griezmann (6) e Coman (6). Sul pulpito, fra i portoghesi, Bernardo Silva finché ha retto (6,5) e quel Palhinha, un traliccio di centrocampista che gioca nello Sporting (6+). Cristiano: dischetti a parte, poco. Comunque: 109 gol in Nazionale. Lo aspetta al varco Lukaku. Dove erano rimasti?

 (Photo by Leonhard Simon/Getty Images)

La Germania non muore mai. Ogni tanto, però, esagera. Passa addirittura come seconda, ma fino all’84’ era fuori: due volte sotto, la salva Goretzka (7), in mischia. L’Ungheria di Marco Rossi ha costretto le regine a sporcarsi lo strascico: 8. Chapeau. Loew, lui, deve metter mano al centro di «grevità» permanente. Troppi buchi, palla agli altri. E Sané continua a deludere (5).

A Siviglia, la Spagna riveduta e corretta da Busquets (6,5) si mangia una Slovacchia alla frutta: 5-0, addirittura, con rigore introduttivo di Morata (5) parato da Dubravka, che poi s’inventa un autogol da schiacciatore di volley (4). Luis Enrique si gode le «furiette». La Svezia, in compenso, si coccola i due gol di Forsberg, migliore per distacco: 8, i due assist di Kulusevski (7) e il clacson di Claesson (6,5): 3-2 a un Lewandowski da 8 (doppietta, doppia traversa), che avrebbe meritato ben altra Polonia.

tutte le notizie di