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DE BRUYNE, E INIZIA UN'ALTRA PARTITA...

Europei 2012: l’emozione della favola, poi l’orco

Redazione DDD

I danesi avrebbero meritato di più ma...

analisi Facebook di Roberto Beccantini -

Tutti in piedi a Copenaghen. E tutti fermi, al 10’, per Christian Eriksen e il suo cuore matto. Applausi. Cori. Striscioni. Grande atmosfera, grandissima emozione. Poi il cuore della Danimarca. Per un tempo, spazza via il Belgio. Gol di Poulsen (6,5), Mahele devastante (7) e Kjaer (6), capitano mio capitano, a braccare un Lukaku (6,5) visibilmente frastornato. Mertens (5), Carrasco (5): come se la trama non li riguardasse. E che sbandamenti, in difesa.

Amsterdam, Olanda-Austria 2-0. Con il rientro di De Ligt (6,5), la difesa e De Vrij (6,5) stuccano le crepe del battesimo. Gli avversari, loro, sono invitati che cercano di farsi notare senza dare fastidio. Alaba (6) combina la frittata del rigore varista, trasformato da Depay (7). Sempre Depay spalanca, di tacco, il contropiede alla volata di Malen (6) e al raddoppio di Dumfries (6,5). In regia, de Jong (7) è sempre un bel panorama; e De Roon (6), sempre un Sancho Panza più da Arancia meccanica che non da Don Chisciotte.

Bucarest, Ucraina-Macedonia del Nord 2-1. Questa volta, Pandev (6) non basta. E nemmeno Elmas (5.5). Colpisce ancora la ditta Yarmolenko (7)-Yaremchuk (6,5). Due rigori, uno per parte: Dimitrievski (7) lo para a Malinovskyi (6,5); Bushchan (6,5), più sfortunato, lo «restituisce» ad Alioski (6). Palla al piede, l’Ucraina di Sheva piace; palla agli altri, diventa una lotteria.