I risultati deludenti di quest’inizio di stagione pongono certamente la necessità di alcune serie riflessioni in Casa Milan, nel tentativo di analizzare gli errori e le situazioni negative e con l’obiettivo di dare alla barca rossonera una direzione coerente e serena.
ECCO GLI INVESTIMENTI, UNO PER UNO...
False informazioni e avvelenatori di pozzi
Quel che non dovrebbe mai avvenire in momenti come questi è il classico “abbaiare alla luna”, chiedendo teste che saltano a iosa. Troppi avvelenatori di pozzi, dalle presunte simpatie rossonere, continuano però a diffondere informazioni false che poi diventano capi d’imputazione dai quali il Milan deve, suo malgrado, difendersi.
Ecco, a tal proposito, c’è un tema distorto su cui è opportuno soffermarsi. Questa storia del Milan americano che non spende è una balla di dimensioni colossali. Ci siamo presi la briga di verificare i dati dal post COVID in poi (ossia dall’estate del 2021).
Il Milan è nettamente la squadra di Serie A che ha più investito sul mercato (-228,34 mln nel differenziale entrate/uscite). Seguono a ruota la Juventus al secondo posto (- 178,75 mln) ed il Napoli in terza posizione (- 175,82 mln). L’Inter, di contro, ha invece un differenziale nettamente positivo nel post COVID (+ 120,04 mln).
Conosciamo l’obiezione. “Gli altri spendono più negli ingaggi dei giocatori” è l’opinione che viene veicolata dai cosiddetti beninformati. In realtà anche in questo caso non è così.
Nel 2021 la Juventus spendeva in emolumenti dei calciatori 180,9 milioni di euro, l’Inter 156,1 ed il Milan 87,7. Nel 2024, la Juventus ne spende 113,4, l’Inter 141,6 ed il Milan 96,6.
In sostanza gli altri hanno dovuto rivedere verso il basso il monte-ingaggi, mentre il Milan ha potuto alzarlo sensibilmente.
Conosciamo anche l’ultima obiezione: il Milan ha comunque il terzo monte-ingaggi della Serie A e non il primo. Verissimo. Tuttavia è abbastanza illogico, finanche assurdo, sostenere che il club che spende più di tutti e che ha il terzo monte-ingaggi della Serie A, sia un club che non vuole investire.
Più corretto semmai evidenziare come, grazie al controllo serio e capillare dei costi di gestione (fra cui soprattutto gli ingaggi dei giocatori), il Milan possa permettersi di spendere tutti i propri ricavi nel rafforzamento del proprio organico.
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