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I dualismi stanno a zero: Eriksen, Brozovic, Barella, quelli bravi devono poter giocare insieme

MILAN, ITALY - JANUARY 26:  Marcelo Brozovic of FC Internazionale looks on during the Coppa Italia match between FC Internazionale and AC Milan at Stadio Giuseppe Meazza on January 26, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors.  (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Eriksen che fa bene contro Milan e Benevento non deve essere sottratto a Brozovic o contrapposto a Brozovic: vederli giocare insieme è molto meglio di un dualismo con poco senso

Redazione DDD

Eriksen: prima il gol e poi il gioco. Sono state finalmente consegnate al nazionale danese le chiavi della Scala, seguendo la metafora filmata con cui l'ex Tottenham era stato presentato dai social nerazzurri un anno fa? Nel derby contro il Milan in coppa Italia la pennellata di Eriksen ha regalato una grande gioia ai tifosi interisti. E Conte ha pensato bene di battere il ferro uscito caldissimo dal derby, riproponendolo come metronomo e fonte centrale di gioco pochi giorni dopo contro il Benevento.

(Photo by Emilio Andreoli - Inter/Inter via Getty Images)

(Photo by Emilio Andreoli - Inter/Inter via Getty Images)

Anche contro i campani, Eriksen ha convinto. E qui dovrebbe finire il discorso, basta prendere atto e insistere. Il calcio invece è l'esercizio costante del dubbio. Soprattutto il calcio parlato e i social. Ecco allora che qualche buontempone ha subito tirato fuori il dualismo con Brozovic. Che è un ottimo calciatore. E visto che Barella dal canto suo sta andando a mille, sarebbe autolesionismo puro creare dualismi sterili o pensare di escludere qualcuno dei tre. Quelli bravi possono e devono giocare insieme. Semplice no?

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