ANCHE IL REAL FA AUTOFINANZIAMENTO...

I numeri reali del player trading

VERONA-MILAN 1-2
Il mercato del calcio, i suoi numeri e le sue strategie: la necessità di operare in maniera lucida e razionale sul mercato in entrata
Redazione DDD
Redazione DDD Direttore responsabile 

di Max Bambara -

Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, in un’intervista al Corriere della Sera di qualche settimana fa, ha dichiarato che il Milan deve “fare qualche cessione”. Ne è nata una sorta di ansia collettiva e contagiosa fra i milanisti; e così, quando radio mercato ha annunciato l’imminente cessione di Sandro Tonali al Newcastle, ecco che in molti hanno subito ricollegato le parole del presidente rossonero a quest’operazione. Non entriamo nel merito della questione sentimentale (nel massimo rispetto delle sensibilità di tanti milanisti), ma ciò che è importante sottolineare in questa sede è come la frase di Scaroni fosse naturale dopo l’ultimo triennio in cui il Milan ha vissuto esclusivamente della disponibilità della proprietà, senza generare fondi importanti dal player trading.

L'evidenza dei numeri dell’ultimo triennio

Nel triennio 2020-2022, le prime 4 squadre della Serie A come media punti sono state Inter, Napoli, Milan e Juventus. Questi sono i numeri dei club relativamente alla voce “entrate da calciomercato”. Il Milan ha incassato 68,46 mln, l’Inter 296,05 mln, il Napoli 202,31 mln e la Juventus 285,67 mln. Appare lampante la distonia fra i numeri del Milan e quelli delle altre grandi del campionato. In questi anni le cessioni a due cifre del Milan si contano sulle dita di una mano (Paqueta, Suso, Hauge). Due fra queste (Paqueta e Suso) risalgono al 2020 e rappresentano i due terzi del totale (circa 45 milioni in totale). Anche aggiungendo al totale complessivo l’incasso dell’ormai imminente passaggio di Tonali al Newcastle (80 mln), gli incassi rossoneri dal player trading rimangono comunque dimezzati rispetto a quelli di Inter e Juventus.

I numeri reali del player trading- immagine 2

Può un grande club permettersi di rinunciare alle entrate del calcio mercato? Oggettivamente no.

Un esempio di più alto profilo renderà chiaro il concetto: il Real Madrid (che ha vinto la Champions League soltanto un anno fa) negli ultimi tre anni si è totalmente autofinanziato sul mercato. Basti pensare che l’arrivo di Bellingham e forse di Mbappe viene oggi reso possibile dalla tenuta dei conti nell’ultimo triennio in cui il differenziale fra entrate ed uscite segna un risultato positivo di 163,35 milioni di euro, in virtù delle cessioni di Varane e Casemiro (pilastri fondamentali della squadra madrilena), oltreché di Hakimi, Odegaard, Reguilon e Oscar Rodriguez. La morale della favola è chiara: pensare, ad oggi, di poter soltanto acquistare senza cedere è un grave errore concettuale. Sia oggi, sia in futuro, le cessioni saranno importanti anche per il Milan. Programmarle, senza subirle, sarà il punto fondamentale dei prossimi anni.

tutte le notizie di