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CHE NAPOLI!

Il gioco non c’è ancora, ma gli episodi “sono girati”: la legittima vittoria del Napoli

NAPLES, ITALY - FEBRUARY 13: Lorenzo Insigne of S.S.C. Napoli scores their team's first goal from the penalty spot during the Serie A match between SSC Napoli  and Juventus at Stadio Diego Armando Maradona on February 13, 2021 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Rino Gattuso a Sky: "L’allenatore deve essere giudicato, a me piace essere giudicato. L’unica cosa che non mi piace è che mi si attacchi a livello personale"

Redazione DDD

La forza e il carattere del Napoli commentati da Salvatore Malfitano per Il Napolista: "Non vale un trofeo, ma la vendetta è servita. Gli eventi che avevano caratterizzato la sconfitta in Supercoppa stavolta girano in favore del Napoli, che trova un successo incredibilmente importante per allontanare le tensioni dell’ultimo periodo. La proposta di gioco non è comunque entusiasmante nel complesso, specialmente nelle fasi iniziali del primo tempo dove la squadra di Gattuso è spesso imprecisa nell’impostazione dal basso. Aspetto, questo, che non riguarda Meret, finito indietro nelle gerarchie proprio per una minore qualità del tocco, che in quest’occasione non s’è vista. La Juventus sembra tenere meglio il campo all’inizio, grazie all’ottimo lavoro in marcatura di Chiellini su Osimhen, che riduce al minimo il margine d’azione del nigeriano. Ma poi è proprio il difensore a commettere fallo su Lozano in area alla mezzora: Doveri, come Valeri in Supercoppa, non se ne avvede sul momento ma richiamato alla on-field review non ha dubbi. Insigne prende il pallone in mano prima della decisione dell’arbitro, ha intenzione di segnare il 100° gol e scacciare le critiche che sono tornate accese proprio da quella partita, l’inizio di un’astinenza. Il risultato stavolta è diverso, cambia anche il modo di calciare: alza la traiettoria quando generalmente tira basso.

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

I bianconeri subiscono il colpo, non rialzano la testa fino all’intervallo. Poi cambia il piglio. Le offensive diventano più disordinate ma sono più convinte. Ronaldo entra per qualche minuto in partita, ma stavolta non converte la carambola su calco d’angolo. Meret mura la sua conclusione ravvicinata ed è bravissimo ad opporsi anche su Chiesa. Il Napoli cede terreno e si barrica, una strategia efficace grazie alle prove di sostanza di Rrahmani e Maksimovic. Pirlo chiede aiuto ai suoi assi dalla panchina, Kulusevski e McKennie. La pericolosità aumenta senz’altro, ma non basta. Meret si supera nel finale su Morata, negando alla Juve il pari, legittimato per quanto fatto nella ripresa. Non è arrivato. Il Napoli ha fatto quadrato intorno ad un vantaggio prezioso. I meriti non riguardano troppo il gioco quanto la bravura nell’indirizzare a proprio favore la gara nei momenti chiave: il rigore segnato e la parata di Meret su Cristiano Ronaldo. L’applicazione e il carattere sono stati quelli giusti, tutto sommato, e questo permette ad un cauto ottimismo di farsi largo, almeno per il momento".

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