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INTER-MILAN 2-1: DECIDE ERIKSEN

Il Milan perde il derby ma non la faccia: in semifinale di Coppa Italia va l’Inter

MILAN, ITALY - JANUARY 26:  Christian Eriksen of FC Internazionale celebrates with team-mates after scoring the gaol during the Coppa Italia match between FC Internazionale and AC Milan at Stadio Giuseppe Meazza on January 26, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

I rossoneri in dieci per più di metà secondo tempo reggono fino a quattro minuti dal termine

Redazione Derby Derby Derby

di Valentino Cesarini -

Il Milan saluta la Coppa Italia perdendo il derby contro l’Inter. La squadra di Conte va sotto con il gol di Ibra, ma poi lo svedese perde la testa e lascia in dieci i suoi compagni nel momento più delicato. Lukaku segna su rigore e proprio all’ultimo istante, Eriksen su punizione, manda avanti i nerazzurri. Un Milan che deve fare mea culpa, soprattutto Ibrahimovic che pochi istanti prima dell’intervallo si scatena in una rissa con Lukaku, e poi si fa cacciare per un fallo inutile su Kolarov. Parlare di Valeri non ne vale la pena, ma è chiaro che manca un cartellino giallo anche all’attaccante dell’Inter ed è lo stesso arbitro di quel derby del 2012 che annullò un gol molto strano a Montolivo e non estrasse due gialli a Juan Jesus e Samuel (fra l’altro se avesse fischiato era calcio di rigore). Diciamo che è un arbitro poco fortunato quando dirige il Milan nel derby.

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Evitiamo di parlare anche della vergognosa scenetta fra i due bomber Ibra e Lukaku, e concentriamoci sull’analisi del match. Un Milan che subisce la terza sconfitta del 2021, la seconda consecutiva e saluta il terzo degli obiettivi: la Coppa Italia. Resta l’Europa League, competizione difficile dove il Milan non è certo il favorito, e resta quel campionato dove i rossoneri sono primi fra lo stupore degli addetti ai lavori, vista la rosa inferiore a diverse compagini. La parola scudetto in casa Milan non è stata mai pronunciata da nessuno, perché da esperti sanno che Juventus, Inter e ci mettiamo anche il Napoli hanno rose più competitive. Le due romane e l’Atalanta saranno mine vaganti e pronte a giocarsi un posto in Champions League fino alla fine.

Ecco perché le prossime tre gare di campionato saranno fondamentali per i rossoneri: trasferte di Bologna e Spezia, intervallate dalla gara casalinga contro il Crotone. Servirà immediatamente rialzare la testa, tornare a fare punti e prepararsi poi al doppio scontro diretto: derby e trasferta in casa della Roma, intervallate dal ritorno della sfida europea contro la Stella Rossa. A quel punto, fra un mese vedremo la classifica e potremmo dire cosa sarà del finale di stagione del Milan. Scaramanzia a parte, l’obiettivo è cercare di arrivare quarti, specialmente dopo gli ultimi acquisti, anche se è fondamentale recuperare qualche pedina rimasta fuori per Covid o per infortunio, considerando che Pioli solo una volta ha avuto la rosa al completo. Non ne voglia Meïté, ma in due gare giocate ha mostrato grossi limiti, commettendo anche errori abbastanza pesanti. La maglia del Milan pesa, e il giocatore, che faceva panchina a Torino, deve cercare di invertire la rotta.

(Photo by Emilio Andreoli - Inter/Inter via Getty Images)

L’ultima parola su Ibra: è croce e delizia di questo giovane Milan. Deve essere bravo a stare più calmo nei momenti clou perché lui è il valore in più di questa squadra. Ma non serve l’atteggiamento sbagliato che ha avuto a fine primo tempo e nella ripresa, perché condiziona negativamente i suoi compagni!

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