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SUNING E IL PRETESTO DEL COMUNE DI MILANO

Il rischio di Beppe Sala: diventare il sindaco dell’oblio calcistico milanese

MILAN, ITALY - MARCH 18: A general view outside the stadium prior to the UEFA Europa League Round of 16 Second Leg match between AC Milan and Manchester United at San Siro on March 18, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Europe remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Tutto fermo a un passo dal via libera

Redazione DDD

Milano tra vecchio e nuovo San Siro. Il caso si allarga e interviene Panorama.it a firma Giovanni Capuano: "Il botta e risposta durissimo tra il sindaco di Milano Beppe Sala e l'Inter ha tolto il velo su uno scontro che da mesi si va consumando a proposito dei progetti per il nuovo stadio San Siro". Quella del Comune viene interpretata come una "frenata decisa in un momento in cui chi ha progettato di mettere 1,2 miliardi di euro sul progetto e sulla città di Milano, metà dei quali destinati alla costruzione del nuovo stadio e il resto sul distretto che deve sorgergli intorno, attendono da Palazzo Marino l'ultimo passo formale per avere il via libera alle carte. Mancava solo l'ok della Giunta, dopo mesi di trattative su volumetrie e salvaguardia del vecchio San Siro. Ma da mesi Inter e Milan respiravano un'aria diversa, molto meno collaborativa da parte delle istituzioni milanesi, buona parte delle quali contraria all'idea di abbattere il Meazza e dare corso al maxi intervento. Di sicuro contraria era e resta l'area di nuovo riferimento del sindaco, che in autunno correrà per rinnovare la sua carica. Il momento difficile di Suning ha fornito l'assist perfetto, dopo che in autunno intere settimane erano state spese inseguendo le carte lussemburghesi sulla proprietà del Milan, in mano ad Elliott ma messa in discussione al grido "non si può affidare un pezzo di Milan a un fondo di cui non si conosce l'origine".

In definitiva "Sul tavolo c'è il futuro di Inter e Milan che hanno una grande storia alle spalle, ma che necessitano di infrastrutture e nuove fonti di ricavo per sperare di avere un futuro all'altezza. A Roma il progetto nuovo stadio è stato definitivamente cancellato dopo nove anni di melina e rimpallo tra club, proprietà e politica. A Firenze c'è un magnate americano, Rocco Commisso, che comincia ad comprendere cosa significa avere a che fare con la palude italiana. Ora anche Milano, un tempo capitale economica d'Italia. Una volta città capace di dare il meglio di sé distinguendosi da altre realtà dove l'intreccio tra politica ed economia rendeva impossibile il cambiamento. Un tempo lontano. Sul dossier San Siro il calcio milanese si giocano una fetta importante di futuro: giù le mani dai loro destini".

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