Riforma, trasformazione, cura o rivoluzione. Sono forse quattro parole che molti tifosi nerazzurri hanno dovuto utilizzare e leggere per parlare di quello che verrà. La puntata pilota di questa nuova serie si è ambientata negli Stati Uniti. Ora, però, la produzione ha deciso che bisogna (ri-)partire: farlo davvero. L'Inter apre le porte del centro sportivo di Appiano Gentile: oggi parte la preparazione alla nuova stagione. Lo fa dopo qualche mese estivo decisamente movimentato e con prospettive inedite sul mercato.
Ri-partenza
Inter, al via l’era di Chivu! Tutti ad Appiano per la nuova stagione: con un occhio al mercato


Il Mondiale per Club: transizione tra vecchio e nuovo
—A dire il vero, l'era Chivu è partita a inizio giugno, quando il tecnico romeno ha ereditato la panchina nerazzurra da Simone Inzaghi. Una separazione - dopo quattro stagioni - che non è stata indolore (non lo è stato tutto il finale della passata stagione). All'ex-allenatore del Parma è stato chiesto di iniziare la sua avventura interista al Mondiale per Club: insomma, un battesimo di fuoco.
Le scorie della notte di Monaco di Baviera, gli infortunati, qualche rumors di troppo; il malcontento generale ha un po' contribuito a parlare di un percorso deludente nella nuova competizione targata FIFA. Tra disfattisti e attendisti, l'Inter di Chivu è riuscita a trovare le certezze nei soliti leader (Lautaro, Barella e Bastoni) e qualche novità che ha da subito convinto il popolo interista, come Pio Esposito.
Quello che si è visto è il solito gioco dell'Inter, basato sulla fluidità delle posizioni partendo dal modulo del 3-5-2, con qualche prerogativa offensiva (il doppio trequartista dietro la punta). Nonostante le qualità di triangolazione, è mancata anche l'altra caratteristica che si è rimproverata all'Inter in queste stagioni. Ovvero la capacità di dribbling dei singoli. Una mancanza che si è notata a più riprese e che hanno bloccato i nerazzurri agli ottavi di finale contro la Fluminense. Il Mondiale finisce anzitempo, con delle dichiarazioni post-partita che creano una telenovela turco-argentina.

Lo spogliatoio spaccato? Le dichiarazioni di Lautaro e il caso Calhanoglu
—Un fulmine a ciel sereno, il richiamo all'attenzione e all'assunzione di responsabilità da parte del capitano Lautaro Martinez. Il Toro di Bahìa Blanca ha mostrato il carattere del leader, senza fare sconti ai propri compagni: "Chi vuole rimanere, deve dare il 100%. Se non vuole, deve andare via". Un invito che era senza destinatari espliciti - almeno fino a quando non è stato il presidente Beppe Marotta a fare il nome di Hakan Calhanoglu.
La storia è nota. Il numero 20 dell'Inter è stato oggetto di vari rumors di mercato che lo vedevano scalpitante per eventuali cessioni al Galatasaray (più recentemente anche al Fenerbahce). Una questione che non sembra essere stata recepita al meglio dal capitano interista, il quale però ha dovuto confrontarsi anche con altri giocatori che si sono sentiti toccati dal messaggio in diretta televisiva. Tra questi c'è anche il partner in crime, Marcus Thuram. Insomma, era una "crisi" preannunciata.
Eppure il confronto ha portato a risultati positivi. I due attaccanti hanno chiarito, insieme al resto della squadra negli Stati Uniti; mentre dall'altro lato, Calhanoglu (alle prese con un infortunio) ha scelto di sentirsi telefonicamente con il Toro argentino. Inizia così il periodo di vacanze per tutti i nerazzurri e questo clima di tensione, sembra essere rientrato: la foto nelle storie di Lautaro abbracciato a Calhanoglu mette una parola fine. Può iniziare il nuovo ciclo dell'Inter.
Chivu apre le porte di Appiano: l'Inter prepara la nuova stagione
—Se di un'alba c'è bisogno, allora è necessario iniziare a lavorare a partire dell'alba. Proprio il nuovo allenatore nerazzurro, Christian Chivu è arrivato alla Pinetina prima delle 7. A seguire, come delle matricole in ansia per il primo giorno di lezioni, ci sono Petar Sucic e i fratelli Pio e Sebastiano Esposito. Iniziano ad arrivare anche i tifosi nerazzurri per dare la carica alla squadra e non passano inosservati gli applausi allo stesso Calhanoglu.

Tra i volti nuovi c'è anche quello di Angel-Yoan Bonny. Il francese è arrivato in macchina e si è fermato coi tifosi all'entrata del centro sportivo: sorriso in faccia e disponibilità per foto e autografi. Gli unici assenti al ritiro, già concordato con società e staff tecnico, sono Mehdi Taremi e Davide Frattesi. Al BPER Training Center presente anche la dirigenza, tra cui il presidente Beppe Marotta e il direttore sportivo Piero Ausilio.
Il primo ritrovo ad Appiano è l'occasione per fare dei test fisici dei calciatori. Mentre lunedì 28 luglio partirà il ritiro vero e proprio con la preparazione atletica per la stagione che verrà: il 3 agosto la prima amichevole in casa contro l'under 23. Poi sarà la volta Monaco, Monza e Olympiacos. Una fase preliminare, in attesa anche di nuove notizie sul mercato.
Un "Look" nuovo per l'Inter: il punto sul mercato
—Ormai si gioca a carte scoperte e il sogno dei tifosi interisti ha un nome e un cognome. Anzi qualcuno si è pure portato avanti, modificando la maglia di Romelu Lukaku della stagione 2020-21, trasformandola in "Lukman". Non mancano nemmeno le richieste ad Ausilio che ha varcato i cancelli di Appiano Gentile stamattina, che alla fine si riassumono in: "Piero, portaci Lookman".
La prossima settimana dovrebbe esserci il nuovo affondo dell'Inter per Ademola Lookman: stando a quanto riportato dai quotidiani nazionali, si parla di 45 milioni di euro (bonus compresi) per il cartellino (niente prestito). Un passo che avvicina i meneghini alle richieste dell'Atalanta.

Sarà interessante capire anche i movimenti in uscita. Nel mercato ci sono sicuramente Mehdi Taremi, Kristjan Asllani e Sebastiano Esposito: i tre rappresentano l'altra parte del tesoretto che la società nerazzurra vorrebbe utilizzare per affondare su Lookman. Al momento però non ci sono stati colloqui diretti per i giocatori in uscita, solo qualche manifestazione di interesse.
Stando alle varie indiscrezioni, l'Inter non vuole privarsi di nessun big ma fa qualche eccezione per Benjamin Pavard. In caso di un'offerta sopra i 25 milioni di euro, il difensore francese potrebbe partire. Una quota che potrebbe aiutare i nerazzurri per arrivare a Giovanni Leoni del Parma: il giovane centrale viene valutato 30 milioni. Secondo la Gazzetta dello Sport, le ultime notizie indicano che l'Inter si stia tirando fuori per l'italiano, per concentrarsi solo sull'attaccante della Dea. Una possibile seconda scelta dovrebbe essere De Winter del Genoa.
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