DOPO MONACO...

La curva dell’Inter e le vetrine politiche…

La curva dell’Inter e le vetrine politiche… - immagine 1
In campionato risalire non è impossibile...

Redazione DDD

analisi di Lapo De Carlo per linterista.it

L’Inter ha passato il turno nel girone di Champions più difficile che le fosse mai toccato e tra i più equlibrati tra quelli che i sorteggi della Uefa abbiamo mai proposto. Il fatto ha un’importanza che travalica il senso stretto dell’impresa sportiva e, come è stato ricordato, raggiunge quei principi economici vitali per ottenere liquidità sufficiente per sopravvivere con più ottimismo.

Questione di ranking ma non solo...

Il ranking ne beneficia con la possibilità, se l’Inter questa stagione dovesse nuovamente qualificarsi per la Champions, di finire in seconda fascia. La partita col Bayern ha dato la possibilità di mettere minuti nelle gambe ad Asllani, Bellanova, Gosens, Gagliardini e Correa. Nel caso del giocatore albanese la sua freschezza, osservata entusiasticamente dai tifosi nelle amichevoli di luglio, oggi è indebolita, anche per mancanza di continuità. Tenere in mano un centrocampo sperimentale all’Allianz, senza avere il ritmo partita è proibitivo per chiunque, per questo va chiesto più coraggio ad Inzaghi nel proporre le seconde linee, le quali continueranno a dare segnali alterni se verranno impiegate così poco.

La curva dell’Inter e le vetrine politiche…- immagine 2

(Photo by Adam Pretty/Getty Images)

La partita col Bayern ha mostrato una squadra che ha provato a giocarsela ma non c’erano le condizioni per fare molto meglio, specie dopo l’incredibile rigore negato all’Inter per un fallo di Mané che voleva solo proteggersi naturalmente, ma che ha preso la palla con entrambe le mani di tre quarti e quindi aumentando il volume del corpo.

Incredibile come l’arbitro abbia avuto una sola immagine a disposizione e come si sia creato persino un dibattito sull’eventualità di fischiarlo o meno. Fortunatamente la partita non contava nulla. La rincorsa scudetto resta difficoltosa, forse non proibitiva ma certo molto complicata, se è vero che dopo quattro vittorie consecutive l’Inter non è ancora rientrata tra le prime quattro, nonostante si sia accorciata la classifica sotto il Napoli.

La questione è legata alle due trasferte di Torino e Bergamo dalle quali sarebbe importante poter contare su almeno una vittoria per restare in scia, dando per scontato che il filotto in casa va proseguito nel turno infrasettimanale col Bologna. Per il proseguo in Champions League è tutto legato ai sorteggi del prossimo lunedì, dove il vero spauracchio resta il Manchester City di Guardiola che gioca attualmente il miglior calcio in Europa. Il Real Madrid ha una panchina lunga tanto quanto la sua esperienza, il PSG è una squadra più forte e consapevole degli errori commessi negli ultimi anni, mentre l’Inter se la può giocare ancora con questo Chelsea, Porto, Benfica e Tottenham.

La penultima questione riguarda il tema della curva, verso la quale c’è stata una mobilitazione del tifo e della stampa sdegnata ma anche impotente di fronte ad una questione che va avanti da anni. L’unica novità viene dalla platealità della vicenda ma le segnalazioni di affari loschi, atteggiamenti intimidatori e di pressioni illecite verso la società, ha un’origine lontana. Questa è l’ennesima occasione per fare qualcosa ma non è certo con lo strumento dei Daspo che si risolve una questione ben più profonda e radicata. Se si vuole rendere la curva un luogo dove si fa esclusivamente il tifo in modo organizzato e piacevole, dove si pensa solo a sostenere l’Inter e non a mandare messaggi traversali e fare affari illeciti, c’è bisogno che chi se ne occupa conosca bene la materia. Diversamente si tratterà, come temo, della solita vetrina politica ipocrita alla quale si metterà una pezza per nascondere la polvere sotto l’enorme tappeto di questi anni.

In ultimo la vera notizia positiva viene dalle parole di Marotta che prima della gara ha espresso un convincimento positivo riguardo la permanenza di Skriniar. Di questo parleremo a cose fatte, perché apre ad un percorso decisamente più profondo tra lui e l’Inter.

tutte le notizie di