di Max Bambara -
IL PORTOGHESE E L'ORACOLO
Leao-Cassano, convinzioni e verità
Come tutti coloro che si innamorano follemente dei concetti che sostengono, Antonio Cassano continua la sua crociata personale contro Rafael Leao. Per l’ex talento di Bari Vecchia è ormai diventata una vera e propria questione di principio. Per carità nel calcio tutte le opinioni hanno legittimamente diritto di cittadinanza e se, nel passato, c’era chi metteva in dubbio il valore dei Totti, dei Del Piero e di altri grandi artisti del pallone, anche oggi ci sta che qualcuno metta in dubbio il talento di Rafael Leao.
Quello che ci sta molto meno è un certo tipo di narrazione, strumentale a dar fiato alle proprie opinioni, svincolata dai fatti e dalla verità oggettiva.
LEGGI ANCHE
Cassano non può dire che Leao non ha inciso nella complicata gara di Champions che il Milan ha giocato a Dortmund
Il risultato finale lascia l’amaro in bocca ai rossoneri perché la squadra di Pioli è consapevole di aver fatto di tutto per meritare la vittoria finale. In questa partita il miglior giocatore dei 22 in campo è stato senza dubbio Rafael Leao che ha determinato due ammonizioni e, soprattutto, ha messo tre volte l’uomo davanti al portiere. Nel primo caso Pulisic ha operato una conclusione centrale, nel secondo caso Theo Hernandez ha colpito la palla troppo piena, mentre nella terza situazione Chukwueze non ha avuto la lucidità necessaria per colpire di prima intenzione col destro e sorprendere in uscita il portiere del Dortmund. Si tratta di tre gol sbagliati, ma gli assist che hanno portato alla conclusione sono di pregevole fattura e sono stati tutti opera di Rafael Leao. Come si può pertanto sostenere che il giocatore portoghese non sia stato decisivo in questa partita? Gli assist, spesso, sono più importanti dei gol. Nessuna croce addosso a Pulisic, Theo Hernandez e Chukwueze (i gol li sbagliano tutti), ma quando Cassano si vanta di “analizzare” il calcio, deve poi dar seguito al proposito e deve farlo a 360 gradi, non certamente a 180.
Rimane il fatto che un giocatore può piacere o meno ed il gusto personale rimane rispettabile. Poi però ci sono i fatti. Da tre anni Leao è entrato nel circuito virtuoso della maturazione tecnica. Nella stagione 2021-2022 è stato il miglior giocatore della Serie A, contribuendo in maniera determinante nella vittoria dello scudetto rossonero. Nella stagione 2022-23, Leao ha segnato 16 gol e messo a referto 15 assist in 48 partite, risultando determinante nel passaggio del turno del Milan dai quarti alla semifinale di Champions League (entrambi i gol del Milan nascono da sue accelerazioni). Attualmente nella stagione appena iniziato Leao ha segnato 3 gol, messo a referto 4 assist e procurato due calci di rigore: in sostanza, è entrato in 9 dei 15 gol del Milan. Il prossimo step di crescita, per lui, è quello di superare quota 20 reti stagionali. Rafael Leao ha tutte le carte in regola per farlo. Con buona pace di Antonio Cassano e di una crociata personale, basta sul pregiudizio, contro uno dei giocatori più devastanti d’Europa. Per fortuna l’oracolo si trova a Delfi e non a Bari Vecchia.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del calcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Derbyderbyderby per scoprire tutte le news di giornata.
© RIPRODUZIONE RISERVATA