Oggi parliamo di un tema molto sottovalutato ma estremamente presente nella quotidianità dei club, ovverosia la compilazione della lista per la Serie A. Tutte le squadre deve tenere conto delle regole nella compilazione della propria lista da consegnare alla Lega di Serie A prima dell'inizio della stagione rispettando determinati criteri che garantiscono un equilibrio tra giocatori esperti e giovani calciatori. Esaminiamo innanzitutto i criteri di compilazione della lista.
I 25 GIOCATORI PER LA LEGA SERIE A
Mercato rossonero e lista Serie A
Ogni squadra può registrare un massimo di 25 giocatori
Fra questi ci sono soltanto 17 giocatori che possono rientrare nella casella degli Over 22. Vi sono poi i giocatori formati nel club (massimo 4), i quali devono aver trascorso almeno tre anni tra i 15 e i 21 anni nel settore giovanile del club stesso. Ci sono infine i giocatori formati in Italia (massimo 4) i quali devono aver trascorso almeno tre anni tra i 15 e i 21 anni in un club italiano. C’è poi la casella degli Under 22 nella quale rientrano i giocatori sotto i 22 anni che sono al di fuori del limite dei 25, una disposizione quest’ultima che consente alle squadre di integrare giocatori giovani senza occupare posti nella lista principale.
Alla luce di ciò, com’è messo il Milan al momento?
Ci sono solo due giocatori fuori dal progetto (che potrebbero diventare tre nel caso di arrivo del mediano). Nella prima lista, in cui possono rientrare al massimo 17 over il Milan ha sicuramente Maignan, Kalulu, Thiaw, Tomori, Pavlovic, Theo Hernandez, Bennacer, Loftus Cheek, Rejindes, Leao, Pulisic, Okafor, Chukweze, Morata, Jovic, Saelemekers e Adli. Plausibile che, nel caso di arrivo di un nuovo giocatore sia Adli a lasciargli spazio nella lista. Fra i giocatori formati nel Milan la lista potrebbe essere completa qualora venisse aggiunto Torriani (ci sono già Calabria, Pobega e Gabbia), mentre nella lista dei giocatori formati in Italia al momento – stante l’infortunio grave di Florenzi – c’è soltanto Marco Sportiello. Infine, nella lista degli under 22 (che – ricordiamo – è illimitata) troviamo Jimenez, Musah e Terraciano. Fuori da ogni discorso Origi e Ballo Tourè, ormai ai margini del progetto tecnico rossonero.
Che cosa ci dicono queste evidenze numeriche? In primis che il Milan ha soltanto due giocatori da piazzare sul mercato, che diventerebbero 3 nel caso di arrivo di un nuovo giocatore. Da altre parti – vedi Juventus e Napoli – la lista è molto più lunga e popolata da stipendi molto più pesanti. Ciò è indice di una gestione virtuosa. In secondo luogo appare evidente che, a parte l’arrivo del centrocampista, per il Milan sarà necessario lavorare di cesello. Ad ogni entrata dovrà, per ovvie ragioni, seguire un’uscita. Logico pertanto che, qualora arrivassero due nuovi giocatori, potrebbe divenire di attualità il tema della cessione di un difensore centrale; altrettanto conseguenziale che, qualora arrivasse un nuovo attaccante, uno fra Jovic e Okafor sarebbe di troppo. Discorso a parte meritano i giocatori under 22 – come per esempio Samardzic – che possono avere posto nella lista illimitata. L’eventuale arrivo di un giocatore che non ha compiuto 23 anni al 31 dicembre 2024 potrebbe essere un’occasione preziosa per il Milan. A patto, ovviamente, che i costi dell’operazione assumano sembianze compatibili con il bilancio del club.
Il Milan lavora in maniera mantecata sulle operazioni di mercato soprattutto per le ragioni fin qui esposte. Ultimamente però, fra le tesi mediatiche ricorrenti c’è quella secondo cui l’Atalanta è stata bravissima ad intervenire sul mercato dopo l’infortunio di Scamacca, sostituendolo immediatamente con Retegui. Il Milan invece, a detta di questa tesi, continuerebbe ad essere molto lento nelle operazioni di mercato. Si tratta di una opinione rispettabile, ma che si scontra con un macigno numerico, ossia con la politica gestionale dell’Atalanta completamente antitetica a quella del Milan. Nel quinquennio 2019-2024 il Milan ha avuto un differenziale entrate/uscire negativo per oltre 255 milioni; l’Atalanta, nello stesso arco temporale, ha avuto un differenziale entrate/uscite positivo per oltre 154 milioni. Sostenere tale tesi, alla luce di questi numeri, è un esercizio di fantascienza.
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