IL MILAN E LE SUE ANSIE

Milan, adesso nelle prossime 3 partite servono 7 punti

Redazione DDD

Il pareggio con la Samp "pesa" sui conti rossoneri

di Valentino Cesarini -

Ci pensa il norvegese Hauge a salvare il Milan dal ko casalingo contro la Sampdoria. I rossoneri giocano una delle peggiori gare della gestione Pioli e si complicano la corsa per un posto in Champions League, visto che le dirette concorrenti gli guadagnano due punti (fatta eccezione per Roma e Juve che ottengono lo stesso risultato). Onore alla Sampdoria di Claudio Ranieri, che senza obiettivi di classifica, gioca a viso aperto senza regalare nulla come magari fanno altre squadre. Chi parlava di scudetto o di Champions già in cassaforte si sbagliava di grosso perché, se il Milan da qui alla fine del campionato rimane questo, è probabile che la prossima stagione giocherà ancora il giovedì.

Dopo il gol di Quagliarella, su regalo di Hernandez, ci ha pensato Hauge a trovare un pareggio quasi inaspettato, nonostante l’uomo in più. E in pieno recupero Kessié ha colpito un legno che ha fotografato la brutta prestazione rossonera. Ok le gare delle nazionali, ma il Milan come contro Spezia e Atalanta nei primi 45’ non ha mai tirato verso la porta di Audero, spettatore non pagante. Sbagli di Pioli? Troppa superficialità dei giocatori? Non è il momento di fare critiche, ma qualche allarmismo ci deve essere. A San Siro il Milan non vince da tempo, troppo, per ambire ai primi quattro posti. Lazio, Atalanta e Napoli corrono, Roma e Juventus sono lì, con l’Inter oramai proiettata verso lo scudetto, che è solamente questione di tempo. Pioli ha ammesso che la Champions si raggiunge a quota 75? Bisogna farli i punti, magari tre, nelle prossime gare: Parma in trasferta e Genoa e Sassuolo in casa, prima dello scontro diretto dell’Olimpico contro la Lazio. Nelle prossime tre gare è obbligatorio fare almeno 7 punti, altrimenti la massima competizione europea si corre il rischio di vederla per l’ennesimo anno dalla tv. Non è il momento, come detto prima di fare critiche, ma serve assolutamente un cambio di marcia per i ragazzi di Pioli, specialmente fra le mura amiche. Poi a fine anno si tireranno le somme.

Concludiamo con il capitolo rinnovi: Donnarumma, Calhanoglu e Romagnoli sono indubbiamente tre casi spinosi. Soprattutto quello di Gigio. Ogni anno, ogni sosta è sempre la stessa storia: non rinnova, va alla Juventus, Raiola rifiuta la proposta dei rossoneri. Ok, caro Gigio, è il momento di tirare fuori le parole e dire la Tua.