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Milan beffato a Ferrara, Milan vulnerabile quando si abbassa la tensione: ma quanto talento!

Redazione DDD

La base del futuro. Mai nel recente passato il Milan aveva avuto un impianto di squadra con così tanto talento

di Max Bambara -

Le prestazioni non vanno soltanto giudicate. Vanno anche pesate. Ed è questo il caso di Spal-Milan per esempio, una gara in cui la squadra rossonera ha messo in mostra antichi difetti, peraltro noti da un po’ di tempo, e nuovi pregi. Come tutte le squadre molto giovani, anche questo Milan diventa vulnerabile non appena si abbassa il livello della tensione: entrami i gol subiti dalla Spal infatti, al netto dei meriti avversari, erano evitabili con un approccio più cattivo alla partita. I rimpalli spesso sono beffardi quando non si sta bene in campo, mentre diventano favorevoli quando il piglio è quello giusto. Dettagli umorali e temperamentali che incidono, fanno la differenza, soprattutto quando una squadra ha qualità. Ecco proprio su questo aspetto sarebbe importante rimarcare la differenza fra il Milan attuale e le versioni precedenti del Milan del recente passato che hanno avuto valori come la solidità e la compattezza ma che sul piano della qualità avevano delle falle.

Il Milan che sta nascendo invece da gennaio 2020 in poi, è una squadra con tanta qualità e con un quantitativo di talento incidente. Non appena a ciò si uniranno anche la cattiveria e la percezione del pericolo, questo Milan sarà maturo per obiettivi di classifica più alti. Si sente spesso parlare di percorso di crescita quando si evidenzia l’ascesa di una squadra molto giovane. Non sappiamo se questa definizione sia perfettamente adatta al Milan di oggi, ma ci sono dei fatti che, pesati su una bilancia immaginaria, cominciano ad avere forma e peso specifico. Questo Milan infatti sta iniziando ad avere una base abbastanza definita ed affidabile. C’è un portiere di grande prospettiva come Donnarumma, una coppia di difensori centrali solida e ben amalgamata (la crescita di Romagnoli è stata esponenziale non appena gli è stato messo accanto un marcatore come Kjaer.

C’è poi un terzino sinistro di grande livello come Theo Hernandez, un regista con visione di gioco del livello di Bennacer ed un giocatore totale come Ante Rebic. Ci sono soprattutto due giocatori non titolari come Paqueta e Leao che, tuttavia, hanno potenziale eccelso e sono giocatori da progetto e dalle prospettive di crescita eccelse. Questa base esiste ed è preziosa perché in questa base c’è un quantitativo di talento che il Milan del recente passato non aveva mai avuto. In questo scenario declinare il verbo costruire può essere più semplice e chi si ritroverà fra un mese a mettere le mani nella pasta di questo Milan, avrà dinanzi a sé un lavoro pesante, ma estremamente stimolante.