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EUROPEI 2021, COMMENTI E PAGELLE

Monaco di Baviera, un solo punto esclamativo: Parbleu!

MUNICH, GERMANY - JUNE 15: Paul Pogba of France celebrates their side's first goal, an own goal by Mats Hummels of Germany (not pictured) during the UEFA Euro 2020 Championship Group F match between France and Germany at Football Arena Munich on June 15, 2021 in Munich, Germany. (Photo by Kai Pfaffenbach - Pool/Getty Images)

La Francia domina, il Portogallo sfonda alla fine...

Redazione DDD

analisi Facebook di Roberto Beccantini -

 (Photo by Matthias Hangst/Getty Images)

Per provarci, i tedeschi ci hanno provato, ma voi ricordate parate memorabili di Lloris (6,5)? Io no. Havertz (4), Gnabry (4) e Muller (5) erano sistematicamente in ritardo o, per attitudini spicciole, in ruoli non consoni. Né i panchinari (da Sané a Werner) hanno portato le munizioni che sarebbero servite. Anzi. Il ruolo di Rabiot è questo: mezzala sinistra in un centrocampo a tre. Dopodiché, sia fatta la sua volontà. Mi sono piaciuti Varane (7) e Kimpembé (7), ho apprezzato le sciabolate di Kroos (7), un po’ meno i ghirigori di Gundogan (5,5) e le discese di Gosens (5,5: altra roba, rispetto alla fionda della Dea). Poi Griezmann: da attaccante puro, 5; da tuttocampista, 7: pressava, ringhiava, recuperava. Qualcuno alzerà il calice, qualcun altro lo butterà via: vi conosco mascherine. Alle esequie della costruzione dal basso, solo i parenti stretti: mi aspettavo più gente. Quando si affrontano due pesi massimi che hanno fatto la storia, è più facile che vinca il pugile che colpisce con la rapidità di Mbappé e imposta con il talento arrogante di Pogba, colpi di tacco e merendine a parte. Didier, lui, ha limitato e ritardato i cambi. Assolto perché il fatto, visto il risultato, non costituisce «reato».

Budapest, Ungheria-Portogallo 0-3. Dal G7 a CR7. Ma fino all’84’, che disastro i tre tenori: Cristiano (5, complice un gol ciccato a tu per tu con Gulacsi, 6,5), Bruno Fernandes (5), Bernardo Silva (5,5). Poi, improvvisa, la mannaia: autorete di Orban (4) su tiretto di Guerreiro (6) e doppietta del Marziano (6,5 alla fine), su rigore il primo e dopo aver triangolato con Rafa Silva (6) e coricato il portiere, il secondo. E così, 11 gol nelle fasi finali del’Europeo: staccato Platini, fermo a 9. Note a margine: su tutto e su tutti, il ritorno del popolo. Erano in 60 mila alla Puskas Arena: il catenaccione di Marco Rossi ha retto per loro, grazie - soprattutto - a loro. Era il debutto dei campioni: lo sgocciolio di un rubinetto, non ancora lo scroscio di una cascata.

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