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QUANDO I CONTI NON TORNANO

Oddo, Brocchi, Balzaretti: quando il nome non basta…

I VERDETTI DEI CAMPIONATI

Come la mettiamo con l'allure...?

Redazione DDD

di Vanni Zagnoli -

E continuano a chiarmarli per il nome: Massimo Oddo passato per il rotto della cuffia al primo turno playoff con il Padova, Brocchi subentra e viene esonerato dal ds Federico Balzaretti, a Vicenza, sono bellissimi ma sopravvalutati, dal calcio italiano. Come quando Billy Costacurta e Bernardo Corradi vennero scelti da Malagò come subcommissari Figc, gente un pizzico diversa, chessò, da Mattarella e Draghi. Lo sport è un tutt’uno, il personaggio e il fascino con le donne, la popolarità e il garbo, la banalità delle idee fuori e magari anche in campo. Allenatori, ds e dg, staff zeppi di ex personaggi, che magari hanno ottenuto da calciatori meno di quanto meritassero e nel dopo campo ottengono chances infinitamente più numerose rispetto a Claudio Foscarini ed Elio Gustinetti, Giuseppe Papadopulo e altri tecnici che vincono o si salvano eppure non accendono la fantasia dei tifosi.

Oddo, Brocchi, Balzaretti: quando il nome non basta…- immagine 2

Il Padova di Oddo aveva pareggiato ad Alessandria con la Juve under 23, all’Euganeo perde 1-0, Oddo era già retrocesso a Perugia, in C, venne esonerato dal Crotone, in B, dall’Udinese, in A, dal Pescara che aveva portato in serie A. Il miglior Oddo si è visto all’esordio, formidabile nella finale playoff con il Pescara, contro il Bologna di Delio Rossi, che non meritava di salire. Poi la promozione, il resto è stato complicato. Brocchi non granchè a Brescia, esonerato, con il Monza milionario è uscito in semifinale contro il Cittadella, penultimo per monte stipendi. A Vicenza Renzo Rosso sogna la serie C, torna in C. Dove partì con il Bassano, Virtus, C2.

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