DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

NAPOLI RIFLETTE

Perché Mertens? Fatali al Napoli gli ultimi 20 minuti di Gattuso

NAPLES, ITALY - MAY 02: Nahitan Nandez of Cagliari Calcio celebrates after scoring their side's first goal during the Serie A match between SSC Napoli and Cagliari Calcio at Stadio Diego Armando Maradona on May 02, 2021 in Naples, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il pareggio del Cagliari non è un dramma ma...

Redazione DDD

Sul pareggio del Napoli contro il Cagliari, ecco l'editoriale di Massimiliano Gallo sul sito IlNapolista.it: "Il Napoli avrebbe potuto battere il Cagliari, lo avrebbe anche meritato. Ma i sardi non hanno rubato nulla. Ci sono alcune osservazioni da fare. Soprattutto per quel che riguarda gli ultimi venti minuti del Napoli e di Gattuso. La squadra ha mostrato un altro volto con l’uscita di Osimhen (che ha subito un colpo alla testa e, ricordiamo, aveva segnato la rete del 2-0 annullata per motivi misteriosi). Il nigeriano è uscito al 75esimo. In quel momento, Gattuso ha utilizzato il secondo slot per le sostituzioni: fuori Osimhen e dentro Mertens che non ha fatto praticamente nulla. Col primo caldo, sul punteggio di 1-o e contro una squadra che non voleva saperne di mollare, Gattuso ha optato per il cambio di default. Col senno di poi, è stato un errore grave. Va riconosciuto che il belga, tranne alcuni lampi dovuti alla sua classe, è l’ombra del calciatore che fu. È stato un cambio inutile.

 (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Sei minuti dopo, il terzo e ultimo slot con due cambi: fuori Zielinski e dentro Bakayoko, fuori Fabian e dentro Elmas. Il nord macedone è stato dirottato a sinistra, proprio come avvenne nella formazione iniziale contro il Granada. Errare è umano, perseverare è diabolico. A quel punto, il Napoli non ha potuto sostituire nessuno e si è ritrovato Koulibaly preda dei crampi, Bakayoko a farne le veci, ed Elmas in una posizione non sua. Rrahmani in panchina a guardare. Ovviamente il calcio è così. Gli avversari possono segnare in qualsiasi momento. Hanno segnato al 93esimo, ma pochi momenti prima soltanto Meret si è frapposto tra Pavoletti e il gol. Il Napoli era alle corde. Ha patito il caldo, ha patito la lunga rincorsa e soprattutto un avversario che vale decisamente di più dei 32 punti in classifica. Mancano quattro giornate, la Juventus stava perdendo a Udine, il Napoli è in corsa per conquistare la Champions. Nessun dramma. È però il momento di fare scelte anche nuove, che sovvertano le naturali gerarchie. Meglio un asino vivo che un professore morto. Dev’essere questo il principio guida del finale di campionato".

tutte le notizie di