Siamo ormai a pochi passi dall’ufficialità dell’arrivo al Milan dell’ultimo acquisto di questa sessione estiva di mercato, il mediano francese Youssuf Fofana. Un innesto importante che conferisce ancor più valore all’organico a disposizione dell’allenatore rossonero Paulo Fonseca.
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Rinnovamento rossonero
Sono passati soltanto 14 mesi da quel famoso e disorientante mese di giugno del 2023, un mese in cui il tifo rossonero si sentì quasi scosso nelle fondamenta. Ad inizio mese ci fu l’annuncio, per tanti inaspettato, del licenziamento di Paolo Maldini dal ruolo di responsabile dell’area tecnica del club. Qualche giorno più tardi ci fu il passaggio a miglior vita del compianto presidente Berlusconi. Nell’ultima decade del mese di giugno invece iniziarono a circolare con sempre maggiore insistenza le voci relative al prossimo passaggio di Sandro Tonali – vera e propria icona della tifoseria milanista – agli inglesi del Newcastle, trasferimento che si completò proprio alla fine di quel mese.
I dubbi erano legittimi su quello che sarebbe successo al Milan dopo quel mese di giugno 2023
Un mese in cui le emozioni negative erano state nettamente prevalenti su quelle positive. Eppure il Milan – fedele a sé stesso ed alla propria storia ultracentenaria – ha scelto di rimboccarsi le maniche, di mettersi a lavoro di buzzo buono, senza piangersi addosso e senza mai guardare al passato. Adesso, a metà del mese di agosto del 2024, soltanto 14 mesi dopo quel mese di giugno 2023 detonante e tellurico, ecco che il Milan può guardarsi allo specchio e rendersi conto del lavoro svolto e dei frutti che ne sono seguiti.
Oggi il Milan ha una rosa totalmente rinnovata. Rispetto alla fine della stagione 2022-2023 ci sono 14 giocatori nuovi, tutti di proprietà del club, legati ad esso da contratti pluriennali. Si tratta di Sportiello, Emerson Royal, Terraciano, Pavlovic, Jimenez, Fofana, Musah, Loftus Cheek, Rejinders, Chukwueze, Morata, Pulisic, Jovic e Okafor. A questi 14 acquisti bisogna aggiungere il rinnovo di contratto di Rafael Leao che lo ha portato ad essere il giocatore più pagato della rosa e due prestiti molto azzeccati (Gabbia al Villareal e Saelemekers al Bologna) che hanno consentito al Milan di rivalutare due elementi che, fino ad un anno fa, erano finiti su una traiettoria morta della propria carriera.
Emblematici poi i numeri del delta entrate/uscite. Nelle uscite abbiamo fatto rientrare anche il riscatto di De Ketelaere da parte dell’Atalanta nonostante il suo incasso effettivo arriverà a febbraio. Inoltre, nel conteggio totale, non abbiamo considerato la parte variabile (i bonus). Ebbene, ad ora, dal giugno 2023 ad oggi, il Milan ha condotto operazioni in entrata per 193,5 milioni di euro ed ha condotto operazioni in uscita per 99,2 milioni di euro. Il differenziale è negativo per circa 100 milioni (- 94,3 per la precisione), una cifra che il Milan ha potuto spendere in quattordici mesi grazie alla solidità del proprio stato patrimoniale e alla tenuta del proprio conto economico, elementi fattuali che consentono al club di investire tutte le risorse che entrano nel rafforzamento della squadra. Molto probabilmente, per il quarto anno consecutivo, il Milan sarà il club di Serie A che ha speso di più nella sessione estiva di calciomercato.
Vi è tuttavia anche un altro elemento importante da sottolineare. Il costo della rosa (dato dalla somma fra gli ammortamenti residui e gli ingaggi lordi dei giocatori), è salito di circa 24 milioni di euro (da 152,6 a 177 mln). In tal modo vengono smentiti categoricamente tutti coloro che, incautamente, sostenevano che la proprietà del club non volesse investire sulla squadra. I numeri possono non piacere – soprattutto se sono antitetici a certe tesi di cui ci si innamora – ma scolpiscono senza tema di smentita quelli che sono i contorni della realtà dei fatti.
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