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salerno ironizza sul gomblotto ordine non arretra

di Redazione DDD – Tema sempre vivo che si gioca sulla carne viva del senso di giustizia e dello sport. I playout mancati, le retrocessioni d’ufficio, i colpi di mano a stagione finita. DDD-Derbyderbyderby.it ha dedicato molti articoli...

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di Redazione DDD -

Tema sempre vivo che si gioca sulla carne viva del senso di giustizia e dello sport. I playout mancati, le retrocessioni d'ufficio, i colpi di mano a stagione finita. DDD-Derbyderbyderby.it ha dedicato molti articoli all'argomento e il dibattito in seno all'opinione pubblica è molto intenso.

Attorno alla figura della prof. salernitana Virginia Zambrano (nella foto), si è sviluppato il confronto.

Ci ha scritto, da Salerno, il lettore Massimo Campione: "Egregio dott. Ordine, Devo confidare che non smette di sorprendermi. Voglio dire, mi sarei aspettato da parte sua le congratulazioni alla dott.sa Zambrano e la contestuale ammissione di aver fatto delle illazioni sul suo conto quando aveva ipotizzato una sua compromiasione nella vicenda. E lei invece cosa fa? Cala l'asso di briscola, arrivando a sostenere l'insostenibile e il paradossale pur di avvalorare la tesi del "gomblotto", ovverossia che la dott.sa Zambrano nientedimeno sia stata infiltrata nei meandri della giustizia sportiva dalla combriccola lazio-Salernitana con il supporto di Tavecchio, salvo poi la stessa dott.sa Zambrano tirarsi fuori al primo caso in cui avrebbe potuto effettivamente avvantaggiare la combriccola. Dott. Ordine, da tifoso del Foggia nella quale veste si ostina ad esercitare il suo ruolo di operatore dell'informazione, le suggerirei davvero di concentrare le sue attenzioni sulla qualità ed affidabilità passata e soprattutto futura della attuale proprietà della sua squadra del cuore. Cordialità".

La risposta di Franco Ordine: "Gentile lettore Massimo Campione, lei mi attribuisce la responsabilità di aver fatto illazioni mentre invece io ho solo esposto i fatti e reso omaggio alla correttezza della dottoressa Zambrano che ha sentito il bisogno di rinunciare a presiedere il collegio di garanzia del Coni  confessando pubblicamente di essere “troppo coinvolta”. Quanto poi alla tesi che lei definisce paradossale dell’occupazione di posti nella giustizia sportiva di esponenti dell’area Lazio-Salernitana la sfido a dimostrarmi il contrario: basta controllare l’archivio della federcalcio e i nominativi dei componenti nelle precedenti commissioni. Infine lei mi suggerisce di concentrare la mia attenzione sulla qualità e sull’affidabilità passata e futura dell’attuale proprietà del Foggia. Bene al mio posto, sul passato, ha garantito il commissario giudiziario nominato dal gip del Tribunale di Milano. Sul futuro invece sarò costretto a rivolgermi a qualche mago. Nel salutarla cordialmente le garantisco che continuerò a sorprenderla perché questa della regola del play out di B cancellato per favorire la Salernitana è una storia molto attraente. Oggi, in edicola, se n’è occupato anche il quotidiano La Verità a firma di un prestigioso collega, Giorgio Gandola. Domani mattina alle ore 8,20 interverrò personalmente su RTL 102,5 per informare l’opinione pubblica. Non arretro di un centimetro, caro amico. Di fronte alla palese prepotenza sono diventato come Ringhio Gattuso che ha giocato dalle sue parti in passato".

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