UN A MANO SULLA COSCIENZA PLEASE...

Samp, quanti avvoltoi per un like…

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La Sampdoria sta per fallire? Ma non da oggi. Ma gli avvoltoi sul cadavere sono arrivati solo oggi. Tutto per un click, per un like in più...
Redazione DDD
Redazione DDD Direttore responsabile 

analisi di Luca Uccello per ClubDoria46.it -

Ora tutti a parlare di Sampdoria, della nostra squadra. Tutti a piangere il morto. Tutto ora, non prima. Non un anno fa. Nemmeno a settembre, ottobre o novembre quando forse si poteva fare ancora qualcosa. Niente. Troppo impegnati a pensare alla Juventus, alle sue irregolarità. Poi il Mondiale in Qatar, il secondo consecutivo senza l'Italia di Roberto Mancini. Ma lì i click si fanno facili, sono tanti come i miliardi di dollari che sono piovuti sull'Uefa e chissà chi altro ancora.

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Intanto la Sampdoria rischia di fallire, sparire dal calcio che conta. Che schifo. Nessuno interviene realmente. La Gazza dà spazio a Ferrero, Il Sole24Ore evita di parlare di Garrone come tanti altri giornali che riempiono le pagine di niente. Piuttosto le pagelle di Empoli-Sassuolo. Wow, davvero imperdibili. A domanda precisa il presidente Cairo non sa cosa rispondere. E il presidentissimo Gabriele Gravina preferisce defilarsi, non parlare, non rispondere a nessuna domanda. Io ci ho provato a Milano. Ma mi è andata male. Ci riproverò. Spero che lo facciano anche altri. Anche se è vero che a stare zitti si farebbe più bella figura. Perché quando leggo, e capita spesso ultimamente, di direttori, inviati, semplici giornalisti o prezzemolini dell'informazione nominare la nostra squadra. Trasformarsi in tanti piccoli Baciccia con tanto di scudo e lancia fiamme per chiedere giustizia. Mi viene da vomitare.

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Perché parlare solo oggi di quello che  successo? Perché nascondersi quando tutti già sapevano come sarebbe finita male? Siamo una squadra di provincia senza più una grande famiglia alle spalle. Senza più Paolo Mantovani o Riccardo Garrone. I figli lasciamoli da parte. I risultati in entrambi i casi parlano da soli.

Nessuno si offenda. Anche se sarà difficile. Perché a Genova siamo così. Mugugnoni e facili a prendersela per una parola fuori posto. Ovvio. E poi siamo divisi perché nel quartiere di Genova c'è sempre chi difende gli interessi di qualcuno. Lo fa per amicizia, a volte per convenienza. C'è chi difende ancora Ferrero (sempre meno), chi anche Garrone (ancora in tanti). Chi soprattutto Lanna (quasi tutti). Che secondo me invece qualche colpa sportiva potrebbe anche averla. Ma ora parliamo di altro. É meglio.

Non so se bisogna parlare di rispetto. O di altro. I tifosi sicuramente lo meriterebbero sempre per i sacrifici economici che fanno. E sono tanti ve lo posso garantire. Ma credo che gli unici che oggi dovrebbero parlare sono quelli che hanno permesso che tutto questo potesse succedere. E parlo di chi comanda. Di chi deve controllare. Ieri come oggi. E chi non l'ha fatto deve prendersi le proprie responsabilità, mollare la sua poltrona e salutare. E a Genova, chi ha combinato questo guaio deve mettersi la mano sulla coscienza. L'altra nel portafoglio pieno di soldi. Non offendetevi, ma questa è l'unica soluzione. E per chi decide di parlare di noi, è meglio che si informi chi siamo, cosa è la Sampdoria. Molto meglio...

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