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editoriali

Se Telefonando…in ricordo di Franco Lauro

Cordoglio e ricordi positivi unanimi per la figura di Franco Lauro

Signorile e professionale, garbato e rispettoso, il giornalista di Rai Sport mancato per un infarto a 58 anni

Redazione DDD

articolo Facebook di Roberto Beccantini -

Franco, tu quoque. Ci eravamo persi nonostante il basket, passione comune, continuasse a decorare - di immagini, di voci (la tua), di emozioni - quelle che non si chiamavano ancora, per fortuna, «distanziamenti sociali» ma, semplicemente, distanze: geografiche e strutturali, di gusti e di mezzi (la tv, la carta).

C’è però una data che ti dedico, domenica 31 maggio 1998. Mancava poco alla fase finale del Mondiale in Francia, e proprio quel giorno la Nazionale di Ce-Ce-Cesarone Maldini lasciò Coverciano per raggiungere Goteborg, che due giorni dopo avrebbe ospitato l’ultima amichevole di rifinitura, con la Svezia.

Si sbarcò a Goteborg più o meno all’ora in cui, a Bologna, Fortitudo e Virtus si stavano contendendo lo scudetto del basket. All’epoca, i giornalisti viaggiavano con le squadre. E così fu anche quella volta, per quella trasferta. Controllo passaporti senza episodi da moviola, ingorghi casti alla vichinga e tutti attorno al tapis roulant in attesa delle valigie.

Ecco. Fu li. Capitai vicino a Gianluca Pagliuca, stessa parrocchia delle Vu nere. Non osava. Osai io. Sventolai il telefonino. Chiamai casa. Chiesi a mia moglie, allora? «Stavate perdendo di quattro punti, poi Franco Lauro ha urlato che Danilovic aveva fatto un canestro da quattro punti, e poi, ai supplementari, ha vinto la Virtus». Pretesi conferma: sei sicura di aver visto e capito bene, un canestro da quattro punti, i supplementari, eccetera? «Se non ti fidi, arrangiati». Mi fidai. Riferii a Pagliuca. Mettetevi nei suoi panni. Al mattino, l’infortunio di Angelo Peruzzi gli aveva spalancato la porta della Nazionale. Nel pomeriggio, il numero di Sasha: altro giro, altro regalo. Con la testimonianza di Franco, «immaginata» per cellulare, a ricordare un volto che la notizia di ieri ha spezzato ma non piegato.

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