SEMPRE PRETESE ECCESSIVE...

Sosta, in B saltano 2 allenatori: solita ingratitudine

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C’è la sosta, anche in serie B, e allora i presidenti ne approfittano per esonerare, la gratitudine non esiste. Stavolta tocca a Mignani e soprattutto a Foschi.
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di Vanni Zagnoli -

Il Bari è indebolito rispetto alla scorsa stagione, ha ceduto il cannoniere Cheddira al Frosinone, il portiere Caprile all’Empoli, era stato il migliore dell’ultima stagione, e mentre Folorunsho è in Serie A, al Verona, sempre via Napoli.

Michele Mignani esonerato nonostante la promozione trionfale in Serie B

Mignani è stato protagonista del cammino dello scorso campionato a lungo fra le prime 2, la finale playoff persa allo scadere per il gol di Pavoletti, del Cagliari, nonostante si giocasse al San Nicola. Sabato, a Reggio Emilia, avevamo chiesto a Mignani cosa fosse cambiato. “La squadra - risponde -, da dove arrivavi. Sono situazioni fondamentali, nella testa della gente, venivamo da un campionato vinto, con l’entusiasmo che ne consegue, invece quest’anno arriviamo da una delusione cocente. Siamo abituati a convivere con le aspettative, però poi vanno snocciolate, messe sul tavolo in base alla stagione nuova”.

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Prendeva la parola Armando Cocconcelli, firma della vecchia Unità, da Reggio Emilia, a sottolineare proprio le tre cessioni pesanti.

“Io devo allenare la squadra che ho. Erano tre giocatori che con noi non potevano rimanere”. Il Bari ha 10 punti in 9 gare, di cui una sola vinta. “Eppure alla fine c’è stato l’applauso. Bari ha un amore smisurato per la squadra”. Arriva Pasquale Marino, che fa giocare benissimo le squadre ma nell’ultimo decennio, sempre in serie B, ha raccolto sempre meno. Meritava la promozione a Vicenza, la stagione successiva però venne esonerato. Diede spettacolo al Frosinone ma venne eliminato dal Carpi di Castori, in semifinale, nonostante fosse in 11 contro 9 e allo stadio Stirpe. Esonero a Brescia, stagione eccellente a Spezia, discreta a Empoli e poi alla Spal, nonostante l’esonero. Male a Crotone ma meritava più tempo. Era fermo da quasi due stagioni.

Incredibile l’esonero di Luciano Foschi al Lecco. Ha un punto in 6 gare, la rosa è stata attrezzata in ritardo, per i dubbi sull’iscrizione alla serie B. Se il Lecco è tornato in B dopo mezzo secolo è principalmente grazie all’allenatore reggiano. Non sorprende l’emotività della decisione del patron Paolo di Nunno, il più sanguigno fra serie A e B. Eccellente, peraltro, al scelta di Marco Zaffaroni, ex difensore anche del Torino, classe 1969, molto più di un prestanome per Salvatore Bocchetti che non aveva il patentino, al Verona. E anzi meritava la riconferma in serie A. Vinse la serie D al Monza, fece bene anche in C, anche all’Albinoleffe, al Cosenza in serie B subentrò con profitto. E’ l’uomo giusto per salvare i blucelesti, ma licenziare Foschi con 3 partite da recuperare è un sacrilegio. Alla Feralpi Salò, per esempio, Stefano Vecchi non è mai stato in discussione, nonostante la partenza infelice.

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