DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

SPEZIA-NAPOLI 1-4 E I SUOI RISVOLTI

Spezia ma che fai, contro un Napoli che ha Osimhen…?!

LA SPEZIA, ITALY - MAY 08: Victor Osimhen of SSC Napoli in action during the Serie A match between Spezia Calcio  and SSC Napoli at Stadio Alberto Picco on May 8, 2021 in La Spezia, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors.  (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Lo Spezia ha spianato la strada al Napoli...

Redazione DDD

Spezia-Napoli 1-4 nell'editoriale de IlNapolista.it firmato da Massimiliano Gallo: "Il retropensiero è che, scrivendo di Italiano, si finisca con lo sminuire la prestazione del Napoli. Superiamo questo pericolo. Ce ne freghiamo. Perché l’idea tattica alla base della prestazione dello Spezia, dev’essere presa a paradigma di allarme rosso. Lo abbiamo scritto, Italiano va elogiato perché sta salvando, sta provando a salvare una squadra che sulla carta a questo punto del campionato sarebbe dovuta già retrocedere. Detto questo, nel nostro modo di intendere il calcio e la vita, in campo si va per vincere o quantomeno per non perdere. Per cercare di contrastare l’avversario. Non salgo sul ring contro Tyson a mani basse. Non faccio una corsa in bicicletta sperando di arrivare allo sprint contro Sagan. Non gioco con la difesa non alta ma a centrocampo! Contro una squadra che ha Osimhen. È lo stravolgimento dello sport, della nostra idea di sport.

 (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Ci sembra il ritorno dell’ideologia. L’ideologia cieca che va oltre la realtà. Quel che ci colpisce è che Italiano è un allenatore osannato, considerato un innovatore. Allora ci chiediamo: che cosa conta oggi nello sport? Che cosa conta oggi nel calcio? Conta quel che nelle arti marziali viene definita la figura? O conta il combattimento? E per combattimento intendiamo l’intelligenza, la capacità di adattamento al contesto in cui siamo calati. A noi pare che così il calcio si stia slegando dalla realtà. Si stia sempre più uniformando a questa narrazione lunare. Il calcio, lo sport in generale, è sempre stato un modo per leggere la vita. Perciò è interessante. Metafora, direbbe Pablo Neruda. E qual è la metafora del calcio di moda oggi? O meglio: qual è la metafora dell’idea tattica dello Spezia di oggi? Tornando al messaggio a inizio pezzo, aggiungiamo un’altra osservazione: nel 1986, la regola del fuorigioco era diversa. Era fuorigioco sempre e comunque, anche se eri dall’altra parte del campo, lontano venti metri dall’azione. Quindi parliamo di altro. Di un altro mondo. Non è che Sacchi fosse un suicida. Non è che tutti, per imitare Philippe Petit, prendono un cavo d’acciaio e ci camminano sopra attraverso due grattacieli.

E nel 1986 Sacchi era un innovatore, un profondo innovatore. In quel modo eliminò il Milan. Non finì che subì quattro gol dai rossoneri e se ne andò osannato da tutti. Siamo sconvolti. Dall’idea tattica alla base della partita dello Spezia, e soprattutto da quel che la idea tattica nasconde. È la destrutturazione dello sport. Non conta più mettere in campo tutto il meglio di noi per cercare di ottenere il miglior risultato possibile. No. Conta seguire la propria ideologia, costi quel che costi. E, aspetto più preoccupante di tutti, questo solipsisimo viene oggi considerato innovazione. Viene considerata bravura".

tutte le notizie di