MILAN-INTER 0-2

Troppa troppa Inter

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Il primo atto della semifinale di Championa è dell'Inter. I rossoneri pagano un primo tempo disastroso sotto tutti i punti di vista. Accenno di reazione d’orgoglio nel secondo tempo, ma non basta
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analisi Facebook di Roberto Beccantini -

Al Bernabeu c’è stata partita, a San Siro no. Troppa Inter. Come a Riad, in Supercoppa, il 18 gennaio. Là, due gol dopo 21’ (Dimarco, Dzeko); qua, due dopo 11, addirittura. Dzeko, volée mancina su angolo di Calhanoglu, con Calabria pencolante come uno straccio dalla finestra; Mkhitaryan, su tocco di Dimarco e velo di Martinez. Più un palo di Calha, occasioni assortite e un rigore di Kjaer corretto dal Var in tuffo di Lautoro.

 

A scanso di equivoci, 3-0 in Arabia «con» Leao, 2-0 stavolta «senza»

E a proposito di Bennacer, è uscito per infortunio quando ormai i dadi erano tratti; e i giochi, fatti. Se dopo l’1-1 di ieri, il ritorno fra City e Real si annuncia caliente, lo scarto odierno avvicina l’Inter a Istanbul, sempre che dalla rivincita di martedì - in casa, tra parentesi - non esca una trama che solo Hitchcock, oggi, potrebbe tratteggiare; e forse nemmeno lui.

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(Photo by Emilio Andreoli - Inter/Inter via Getty Images)

 Vi giro, en passant, la frequenza tennistica delle edizioni stagionali, fra campionato e coppe: Inter-Milan 2-3, 3-0, 1-0, 2-0. Punto e a capo. Inzaghino ha sorpreso Pioli con le stesse armi - pressing, velocità, precisione - con cui lo aveva sbaragliato negli ultimi due set. Sono sincero: avevo pronosticato l’Inter, ma non immaginavo che avrebbe vinto così, di forza e di slancio. Voce dal fondo: nella ripresa è affiorato un po’ più di equilibrio, e persino un palo di Tonali, il diavolo meno cherubino, e l’ingresso di Origi qualcosina aveva agitato. Vero. C’è solo un dettaglio: le belve rimanevano belve, anche se un filo meno feroci; e i domatori, chiamiamoli così, sempre spaesati, anche se un attimino meno docili.

Hombre del partido, Dzeko. Poi Mkhitarian, il turco, Acerbi e la squadra, tutta. Cosa avrebbe potuto inventarsi Pioli? Un centrocampista in più, Rebic subito? Mah. Di sicuro, non ci ha capito niente. Al contrario di Inzaghino che, quando lo affronta, sembra Pep. E per carità: non menatela con la fregnaccia che contano i giocatori. Lasciatelo dire a me.

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