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LA GERMANIA NON MUORE MAI

Una grande Germania, con un Gosens formato Dea

MUNICH, GERMANY - JUNE 19: Robin Gosens of Germany celebrates after scoring their side's fourth goal during the UEFA Euro 2020 Championship Group F match between Portugal and Germany at Football Arena Munich on June 19, 2021 in Munich, Germany. (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)

Non solo a Bergamo: anche all'Europeo standing ovation per Gosens

Redazione DDD

analisi Facebook di Roberto Beccantini -

Budapest, Ungheria-Francia 1-1. Ubriachi di sé medesimi, i campioni del mondo si sono lasciati abbindolare dal catenaccione di Marco Rossi (7). Gol di Fiola (7), Attila di nome, di fatto e di computer, pareggio di Griezmann (6). Sembrava Ungheria-Portogallo, con i galletti, però, molto più polli, molto più stracchi. Tutti: Pogba (5), Rabiot (5), Benzema 5, Mbappé (6 meno meno). Persino Kanté (5,5). Sul fronte magiaro, sempre in gamba Gulacsi (7). Immagino l’ira di Deschamps: il caldo, d’accordo, e il ritorno del fattore campo. Ma urge imporre un limite alla pancia piena e ai ruttini da bollicine.

 (Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)

(Photo by Alexander Hassenstein/Getty Images)

Monaco, Portogallo-Germania 2-4. Bella e vibrante, in mano agli attcchi. Decisive le fasce, Kimmich (7) a destra e, soprattutto, Gosens a sinistra: gol e assist da pura Dea, questa volta (9). Loew ha recuperato pressing e triangoli, Havertz (7), Gnabry (6,5) e Thomas Muller (6,5) sono centravanti di passaggio, può essere un’idea a patto che il movimento sia sincrono, e i rifornimenti pregiati. In compenso, continuano a deludermi Bernardo Silva (5,5) e Bruno Fernandes (5). Nei panni di Santos, ne toglierei uno e dentro subito Renato Sanches (6,5, gran palo). Un disastro Semedo (4), mangiato da Gosens. Da Cristiano Ronaldo (6,5) il gol, comodo, del vantaggio e l’assist per Diogo Jota (5,5). Brutto segno, le autoreti di Ruben Dias (5) e Guerreiro (5). Squadre allegre, la Germania non muore mai. E tutti sul cornicione.

Siviglia, Spagna-Polonia 1-1. Alle furie manca la scintilla. Troppo leggibile, la manovra; e l’idea delle due punte non ha pagato. Anzi: Gerard Moreno (5) ha sbagliato un rigore pizzicato dal Var e Morata (5,5) da tre puntate al casinò ha ricavato solo un pieno. Più vivi, i polacchi, più guerrieri: Paulo Sousa li avrà scossi. Lewandowski letale (6,5), Zielinski marginale (5,5) e Szczesny (6) up and down, down in uscita, up ai piedi di Morata. Partita maschia, secondo il lessico d’antan. E allora, 6 a Orsato.

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