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1989-2019: 30 anni dopo, la Lazio torna a vincere a San Siro: il Milan cresce ma non basta

MILAN, ITALY - NOVEMBER 03:  Joaquin Correa of SS lazio scores a second goal during the Serie A match between AC Milan and SS Lazio at Stadio Giuseppe Meazza on November 3, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Marco Rosi/Getty Images)

Milan-Lazio 1-2

Redazione DDD

Erano 30 anni che la Lazio non sbancava San Siro (in campionato), ma con la coppia rossonera Duarte-Calabria in non buone condizioni di forma e di brillantezza, la squadra di Inzaghi fa festa. Finisce 2 a 1, con il solito Correa bestia nera dei rossoneri, e con Immobile che festeggia i 100 goal con la maglia della Lazio. Inutile ai fini del risultato, l’autogol di Bastos che aveva momentaneamente fissato il punteggio sull’1-1. Duarte si fa beffare da Immobile in occasione dell’1-0.

Capitolo Calabria? San Siro non è un campo facile per carità, ma il numero due commette errori gravi anche in fase di impostazione, senza considerare che Luis Alberto e Correa, giocatori di grande qualità, lo hanno spesso messo in difficoltà con passaggi filtranti. Sesto KO in undici gare, zona Europa che in questo momento è molto molto lontana.

Inutile dire che il Milan abbia la rosa più giovane del campionato, perché la personalità questa squadra non la tira fuori, eccezion fatta per qualche singolo. Leao entra in campo al posto di Paquetà, ma appare svogliato e con pochissime palloni toccati, di cui molti sbagliati. Rebic, entra al posto di Castillejo (buona la sua prova fino a quando è rimasto in campo), ma a parte un colpo di testa che termina fuori, combina praticamente poco o nulla. Si salvano, almeno ai fini delle pagelle, Theo Hernandez e Bennacer.

Il calendario, fino a Natale inquieta: trasferta allo Juventus Stadium, sosta per le nazionali e storicamente il Milan alla ripresa del campionato soffre sempre, Napoli a San Siro, le due trasferte emiliane di Parma e Bologna, Sassuolo a San Siro e tre giorni prima di Natale trasferta a Bergamo. L’obiettivo è arrivare a maggio in una posizione tranquilla di classifica, per poi “rifondare” per l’ennesima volta una squadra che sembra non voler uscire più dal periodo buio, iniziato nel 2013 (ultima apparizione del Milan in Champions League dove fu eliminato agli ottavi dall’Atletico Madrid).

La speranza è l’ultima a morire, ma è chiaro, che a Gennaio la società dovrà intervenire pesantemente sul mercato per portare a casa almeno due - tre giocatori esperti e con carisma, che possano risollevare la situazione.

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