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DERBY FRA CURVE OPPOSTE...DELLA STESSA SQUADRA...

Caos Independiente, è guerra tra le due barras bravas: minacce social con armi da fuoco

Caos Independiente, è guerra tra le due barras bravas: minacce social con armi da fuoco - immagine 1

Una lotta all’interno della tifoseria dell’Independiente con risvolti inaspettati…

Redazione DDD

di Sergio Pace -

Il clima in casa Independiente è più caldo che mai. Non c’entra nulla la squadra che ha fatto il suo battendo i paraguaiani del General Caballero in trasferta con un poker di gol in Copa Sudamericana. Ma proprio la gara giocata in Paraguay è stata caratterizzata da una forte tensione in seno alla tifoseria dei “Diavoli Rossi” argentini. Si perché, come riportato da TN, le “barras bravas” (i gruppi del tifo organizzato) dell’Independiente, in occasione della gara contro il General Caballero, sono stati collocati in due diversi settori dello Stadio Manuel Ferreira. Per motivi di sicurezza, come fatto sapere dalla polizia locale.

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Le ore precedenti all’incontro di Copa Sudamericana sono state parecchio movimentate, con varie minacce e avvertimenti via social su un possibile confronto diretto tra le due fazioni antagoniste della tifoseria dell’Independiente. Il gruppo ufficiale, guidato da Loquillo Rodríguez, sostenuto dai tifosi del Cerro Porteno, è stato collocato, per decisione delle autorità della CONMEBOL e del General Caballero, nella tribuna centrale dello stadio, mentre la fazione dissidente, capitanata dal leader "Bebote Álvarez", che gode del sostegno dei tifosi dell’Olimpia, nel lato opposto. I due gruppi rivali hanno raggiunto Asunción da Buenos Aires via terra, in giorni e orari diversi. Il loro arrivo, con tanto di minacce via social, ha allertato le forze dell’ordine, con tanto di rafforzamento del piano di sicurezza per evitare incidenti.

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Minacce social con armi da fuoco

Gli animi tra le due opposte fazioni dell’Independiente si sono accessi sui social. “'Bebote' non regna qui, noi governiamo qui", la minaccia di un individuo con volto scoperto e arma da fuoco. Il leader dissidente, Bebote Álvarez, ha testimoniato il suo arrivo in Paraguay con un post su Twitter: “Finalmente una vacanza con gli amici. Dopo 5 anni, tutto torna", ha detto. E ancora: “Chi ha paura di morire non deve nascere. Io sono pronto”. Poco prima dell’inizio della gara tra General Caballero e Independiente, Bebote ha rilasciato parole forti e minacciose, dicendosi ignaro del video diffuso sui social della persona incappucciata con in mano un fucile: “Non c'è divisione nei Diavoli Rossi. Stiamo tutti insieme. Io sono il proprietario di Avellaneda, non c'è altro proprietario, ho il rogito di Avellaneda. C'è solo un proprietario e sono io". C’è stato un tempo in cui Bebote Álvarez (condannato nel 2019 a tre anni e mezzo di carcere per estorsione all’ex allenatore della squadra, Ariel Holan) e Loquillo Rodríguez gestivano insieme la barra dell’Independiente. Un passato insieme che si è tramutato in un presente pieno di tensione e minacce.

 

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