Coppa del Portogallo, l’arbitro Luís Godinho minacciato di morte dopo Braga-Porto 1-1

Una fonte del Consiglio Arbitrale (CA) ha confermato al portale portoghese Lusa che Luís Godinho e la sua famiglia "hanno ricevuto minacce di morte per tutta la notte scorsa, subito dopo la partita di Braga" e che le autorità di polizia sono state immediatamente avvertite e il viaggio dell'arbitro del ritorno a casa è stato monitorato dalla polizia. L'arbitro ora collaborerà con le autorità, per cercare di trovare gli autori delle minacce, ha detto la stessa fonte, la quale ha anche affermato che il Consiglio Arbitrale continuerà a monitorare da vicino l'intera situazione. Le partite fra le squadre del nord del Portogallo sono sempre un po' tese.

Ieri sera Sporting de Braga e Porto hanno pareggiato 1-1 nell'andata delle semifinali di Coppa del Portogallo, in una partita in cui i Dragoes del Porto hanno chiuso la partita in 9 uomini. La partita è stata segnata dal grave infortunio di David Carmo, in una azione che ha determinato la prima espulsione di Luís Díaz al 70esimo minuto. La decisione dell'arbitro Luís Godinho, dopo aver visionato le immagini, ha scatenato forti proteste da parte dei tifosi del Porto. Un altro fallo di Uribe su Esgaio ha portato all'espulsione di Uribe al 97esimo minuto, così i giocatori del Porto hanno concluso la partita ridotti in nove. Dopo l'incontro, il presidente del Porto, Pinto da Costa, ha criticato duramente la squadra arbitrale: “Per quanto riguarda i messaggi che ho ricevuto, alcuni durante la partita, che mi consigliavano di ordinare alla squadra di lasciare il campo di gioco di fronte a quello che stava succedendo, voglio chiedere a tutti i membri del Porto di mantenere la calma perché nessuno ci piega!". Pinto da Costa ha detto di voler "solo parlare di fatti, non di intenzioni" e ha ricordato che l'arbitro VAR della partita, Hugo Miguel, era lo stesso del derby Porto-Benfica che "quando è stato mostrato un cartellino giallo a Taremi è intervenuto per chiedere un rosso ”.