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Cosa Nostra all’Olimpico: l’attacco sventato del 1994, quando era in programma Roma-Udinese…

ROME, ITALY - DECEMBER 01:  Ciro Immobile of SS Lazio celebrates after scoring team's second goal from penalty spot during the Serie A match between SS Lazio and Udinese Calcio at Stadio Olimpico on December 1, 2019 in Rome, Italy.  (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il nuovo libro di Antonio Padellaro: quando il boss di Cosa nostra, Gaspare Spatuzza era pronto a far saltare in aria lo stadio di Roma...

Redazione DDD

E’ uscito oggi il nuovo libro del Direttore Antonio Padellaro dal titolo “La strage e il il miracolo – 23 gennaio 1994, la Mafia all’Olimpico” edito da Paper First e disponibile in tutte le librerie, edicole e in versione E-book. Centotré pagine in cui si rivive con gli occhi dell’autore quella giornata apparentemente anonima che si sarebbe potuta trasformare nella domenica più tragica della storia del calcio italiano e del nostro Paese.

“Roma, domenica 23 gennaio 1994. Una giornata festiva come tante. Il campionato di calcio di Serie A ha in programma il match Roma-Udinese. Quasi 44 mila tifosi affollano l’Olimpico mentre un gruppo di carabinieri presidia gli ingressi dello stadio. Nessuno sa che, in viale dei Gladiatori, antistante l’entrata dell’impianto sportivo, è stata parcheggiata una Lancia Thema imbottita di esplosivo e tondini di ferro che il boss di Cosa nostra, Gaspare Spatuzza è pronto a far saltare in aria: potrebbe essere la più sanguinosa strage di mafia di tutti i tempi. Ad evitare l’ecatombe sarà il malfunzionamento del telecomando che dovrebbe innescare l’ordigno? O qualcos’altro? Antonio Padellaro, presente quel giorno alla partita, ripercorre quelle ore straordinarie (siamo alla vigilia della discesa in campo di Silvio Berlusconi). Che avrebbero potuto segnare, anche, la vita sua e della sua famiglia. E cambiare la storia del nostro Paese.”

E’ questo l’incipit del libro scandito pagina dopo pagina dal parallelismo tra la passione di una famiglia accorsa allo stadio per tifare la propria squadra del cuore come ogni domenica e le trame criminali e terroristiche di una Mafia che voleva ancora fare la voce grossa dopo averla fatta per anni squarciando il paese con i loro boati al tritolo. Un libro in cui l’autore vive in prima persona la routine tipica del tifoso, le emozioni e i momenti di una giornata di calcio qualunque, ignaro, come gli altri 40 mila compagni di ventura, di quello che sarebbe potuto accadere e di come sarebbe potuta cambiare la storia d’Italia.

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