La nuova modalità introdotta dalla FIFA per accedere alla professione di agente sportivo non ha rispettato le attese. Da quest’anno è prevista una prova a crocette unificata in tutto il mondo, da svolgere online o presso la sede della propria federazione nazionale. Lo scopo della modifica era quello di garantire costi uguali in tutto il mondo. I problemi tecnici hanno messo i bastoni tra le ruote a diversi candidati, che ora dovranno aspettare ben dodici mesi per svolgere nuovamente l’esame.
Il caso
Sotto accusa l’esame per diventare agente FIFA: “Vogliamo chiarezza, sistema ko”

L'inchiesta condotta in Inghilterra sull'esame per agente FIFA
—A condurre l’indagine ci ha pensato il The Guardian, che ha spiegato la situazione. Secondo il giornale inglese e le testimonianze raccolte ai candidati è stato chiesto, prima del test, di installare un software. Tuttavia proprio questo programma ha dato problemi, impedendo agli aspiranti agenti di concludere la prova entro i limiti di tempo. Addirittura, un candidato dal Niger ha scritto, in una lettera alla Fifa, quanto segue: “Ho tentato più volte di risolvere il problema disconnettendomi e riconnettendomi ma ci sono voluti più di 25 minuti prima che la connessione fosse ripristinata”.
Il problema dei tempi, però, non è l’unico riportato dal candidato: “Il 3 luglio 2025 ho ricevuto l’esito. Con sorpresa, ho letto che ero stato bocciato con un punteggio di 11 su 20. Tuttavia, tra le nove risposte contrassegnate come errate, sette risultavano vuote, anche se ricordo chiaramente di aver risposto prima dell'invio. Addirittura una mostrava una risposta che sono certo di non aver mai selezionato, sicuramente non quella che avrei scelto". Insomma, una situazione tutt’altro che piacevole.
Le parole di un candidato agente inglese
—Anche un candidato inglese non ha assolutamente digerito come sono andate le cose: “Sono certo che a non funzionare fosse il software della Fifa, non la mia connessione o il mio dispositivo. Il supervisore mi ha consigliato di disconnettermi, assicurandomi che avrebbe fatto rapporto alla Fifa. A suo dire, avrei ricevuto un rimborso, viste le cause di forza maggiore. In seguito ho scoperto che la mia domanda è stata respinta, senza alcun chiarimento, nonostante io abbia soddisfatto tutti i requisiti, agito seguendo le regole e pagato l'intera quota di iscrizione".

Infine, un’altra fonte ha dichiarato al Guardian: "Il sistema non ha funzionato correttamente e ci sono state tante lamentele, ma non stanno facendo nulla al riguardo. Molte persone hanno dedicato tempo e sforzi per studiare e non poter sostenere l'esame è davvero ingiusto. È una vergogna". Insomma, questa volta a essere bocciato è stato proprio l’esame stesso. Vedremo se nelle prossime settimane la Fifa lavorerà per risolvere la situazione in vista dei test futuri.
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