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La UEFA ha deciso di fermare gli arbitri spagnoli per due turni in Champions League, una misura punitiva scattata dopo una fuga di notizie che ha irritato i vertici europei. Tutto è iniziato con una decisione controversa agli Europei: secondo la UEFA, il fallo di mano di Marc Cucurella durante la partita tra Spagna e Germania avrebbe meritato un rigore, ma la svista dell’arbitro inglese Anthony Taylor e del VAR Stuart Atwell ha fatto discutere. Ad aver fatto precipitare la situazione è stata la diffusione di questa opinione riservata della Commissione Arbitri, trapelata sulla stampa spagnola, creando tensione e "mediaticità" a livello europeo.
La divulgazione di queste informazioni ha spinto la UEFA a punire l’intero settore arbitrale spagnolo, una mossa che ha creato un vuoto pesante in Champions League. Negli ultimi due turni di partite, infatti, nessun arbitro spagnolo è stato designato, una scelta che ha scosso l’ambiente e accresciuto la pressione su una categoria già in difficoltà. Il ritiro di storici fischietti come Mateu Lahoz e Del Cerro Grande aveva già lasciato un vuoto che gli attuali arbitri, come Hernández Hernández e Gil Manzano, faticano a colmare. Ora, con questa sanzione collettiva, il cammino per gli arbitri spagnoli in Europa appare ancora più in salita.
L’incidente rappresenta un duro colpo per l’immagine dell’arbitraggio spagnolo, che si ritrova ora sotto esame e con meno margine di errore. Con questa sanzione, la UEFA manda un messaggio chiaro: le informazioni interne devono rimanere tali. Per i direttori di gara spagnoli, già impegnati a riconquistare credibilità internazionale, questa punizione rappresenta un ulteriore ostacolo nella sfida di tornare a fischiare ai massimi livelli in Europa.
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