Il Bournemouth retrocesso progetta una causa contro l’Occhio di falco che ha “salvato” l’Aston Villa: solo critiche

Clamoroso a Bournemouth: il club inglese sta prendendo in considerazione un'azione legale contro Hawk-Eye, l'Occhio di falco tecnologico, dopo essere la retrocessione dalla Premier League. L'oggetto della causa potrebbe essere il pareggio dell'Aston Villa contro lo Sheffield United, nella prima partita della ripresa della Premier League, quando ai Blade dello Sheffield fu negato quello che sembrava essere un gol legittimo a causa di un errore della tecnologia.

La tecnologia dell'Occhio di falco, l'Hawk-Eye, aveva confermato dopo la partita che un errore di sistema aveva portato alla mancata assegnazione del gol. Se il gol dello Sheffield United fosse stato convalidato, l'Aston Villa avrebbe finito con 34 punti e sarebbe stato retrocesso per differenza reti, ammesso e non concesso che tutti i risultati successivi fossero poi  stati identici. L'ex proprietario del Crystal Palace e esperto di radio Simon Jordan ha ridicolizzato l'idea che i Cherries (le ciliegie), soprannome del Bournemouth, possano coltivare una idea del genere. "È spazzatura, è una sciocchezza", ha detto a talkSPORT . “Esiste una serie di protocolli che le squadre di calcio sottoscrivono. Una di queste cose si chiama match validity, ovvero le eccezioni in cui arbitri e tecnologia commettono errori. Non c'è un caso".

Alcuni tifosi del Bournemouth sui social media hanno mostrato di pensarla allo stesso modo. Uno ha detto: "Questo è un po 'ridicolo. Stiamo andando giù perché non siamo stati abbastanza bravi in ​​38 partite. Semplice. Accettiamolo e andiamo avanti". Un altro parese: "D'accordo, ci fa sembrare un po 'sgradevoli, ma non è come se chiedessimo di essere ripristinati", ha detto un altro.Un terzo ha scritto: "Se allo Sheffield United fosse stato assegnato il gol, l'Aston Villa avrebbe poi potuto pareggiare...". "Il Bournemouth considererà la consulenza legale sull'errore Hawk-Eye", ha detto un altro sostenitore. "Spero davvero che si tratti solo di chiacchiere cartacee. Non è un percorso che dovremmo intraprendere."