DDD
I migliori video scelti dal nostro canale

notizie calcio

Il braccio di ferro di Ibra con 2 Diavoli in uno: il tempo che passa e il Milan da rilanciare

Ibra irrompe sulla scena: immagine epica e braccio di ferro

Zlatan Ibrahimovic prorompe nel campionato italiano e sulla scena milanista

Redazione DDD

di Mattia Marinelli -

Il grande ritorno, le parole di Ibra: “Lotterò per una città che amo, cambieremo la nostra stagione”. E’ ufficiale: accordo di sei mesi con opzione per la stagione successiva. Visite mediche il 2 gennaio, ma può arrivare a Milano già la sera prima. Un ritorno atteso e complicato, che ha rischiato più volte di saltare, ma la tenacia di Boban e Maldini nel voler riportare Ibra in Italia alla fine è stata premiata. L’operazione ha subito l’accelerata definitiva dopo la brutta sconfitta contro l’Atalanta.

Il bis di Ibra in rossonero è stato preceduto da illustri big che al loro secondo atto non sono riusciti a far brillare la propria stella: da Balotelli a Shevchenko, Boateng, Gullit. L’eccezione è Kakà. Per lo svedese, che ci prova a 38 anni, c’è il fatto che il bomber si esalta nelle sfide. Debutto previsto il 15 gennaio in coppa Italia, la sfida di Zlatan: dimostrare a tutti di poter battere anche il tempo che passa. Gli occhi del Diavolo rossi e neri, c’è tutto Ibra nell’immagine postata sui social: rabbia, orgoglio, vanità, forza, fierezza, il ghetto, il fuoco. Ha voglia di spaccare il mondo.

Qualche ora prima dell’annuncio ufficiale Ibra aveva infatti già pupille rosse e abito nero su Instagram- Sempre più diffusi post e tweet misteriosi che annunciano la fine di importanti trattative. “Lotterò per cambiare il corso di questa stagione”, ha detto Zlatan milanista fino a giugno e poi chissà. La presentazione pubblica è per il pomeriggio di Milan-Sampdoria, lunedì 6 gennaio. La scelta del numero della maglia è l’ultimo dei dettagli: c’è chi suggerisce di preparagli l’1, dovesse andare sul tradizionale potrebbe prendere l’11, identica numerazione del 2010.

Senza la trattativa di nove anni fa, quando Adriano Galliani decise che era l’ora di riportarlo in Italia, non ci sarebbe oggi il grande ritorno: “Zlatan ha una tale forza morale, un carisma, una determinazione per cui sarà sempre decisivo”. In sostanza, Ibrahimovic torna nella Serie A dove è diventato re. Anche se più che un ritorno, è la chiusura del cerchio. Sedici anni dopo il suo primo approdo in Italia, il nostro campionato è l’unico posto in cui potersi salutare come si deve. Per almeno sei mesi sarà un giocatore del Milan. Dal canto suo, il blucerchiato Albin Ekdal, nazionale svedese con Ibra dal 2011 al 2016, più di un mese fa si era lasciato andare prima di Sampdoria-Roma ad una previsione: “Se dovessi scommettere, direi Milan”. Scommessa vinta. A Milano è già scoppiata l’Ibra-Milan, al Milan Store stanno già preparando le maglie.

tutte le notizie di

Potresti esserti perso