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SIMULAZIONI IN PRESCRIZIONE

Il derby farsa finisce in prescrizione: montagna di carte su Salernitana-Nocerina del 2013

Il derby farsa finisce in prescrizione: montagna di carte su Salernitana-Nocerina del 2013

Calci e pugni al pullman, la Nocerina impaurita si scansa dal derby: ma il processo anni e anni dopo è finito su un binario morto...

Redazione DDD

Sette anni dopo, è finito in prescrizione, in tribunale a Salerno, il processo sul "derby farsa" tra Nocerina e Salernitana del novembre 2013, che costò a 23 tifosi di Nocera Inferiore una denuncia per violenza privata. Un processo in realtà mai partito, costellato da rinvii di udienza e di distinguo sulla competenza territoriale.

I fatti risalgono al 10 novembre 2013, nel piazzale del "Park Hotel" di Mercato San Severino. In base alle indagini condotte da Digos e Squadra Mobile, un gruppo di tifosi della Nocerina raggiunse la squadra, che stava per dirigersi allo stadio Arechi per il derby con la Salernitana. Giorni prima, la Questura aveva vietato l’ingresso allo stadio a Salerno per i tifosi della squadra rossonera. A quel punto il gruppo di ultras, ha preso una posizione molto semplice: senza di noi, non si gioca.

Quella partita durò appena 20 minuti, con tutta una serie di infortuni che sarebbero stati "simulati" dai calciatori della Nocerina. L’arbitro, da regolamento, decise la vittoria a tavolino per la Salernitana. Nel capo d'accusa furono riprese le parole che parte degli imputati avrebbe rivolto alla squadra: "Non dovete giocare, perché senza di noi non si gioca. Avete la possibilità di fare qualcosa di grande. Noi vi abbiamo detto la nostra, o si o no, niente quindici minuti, cinque minuti, non dovete giocare. Due sono le cose, mo vo’ dico mo’, ve venimm a piglià a tutt quant, a uno a vot, u’campionat è luong; c’è un popolo che vi aspetta".

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