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SAO PAULO, BRAZIL - SEPTEMBER 25: Cassio, goalkeeper of Corinthians in action during a match between Corinthians and Palmeiras as part of Brasileirao Series A 2021 at Arena Corinthians on September 25, 2021 in Sao Paulo, Brazil. (Photo by Alexandre Schneider/Getty Images)
di Sergio Pace -
Per il Corinthians la trasferta in Bolivia nella prima giornata di Copa Libertadores è stata pesante non solo nel risultato. I brasiliani del 53enne tecnico portoghese Vitor Pereira sono usciti sconfitti dall’Estadio Municipal de El Alto. I padroni di casa del Club Always Ready hanno vinto 2-0 con le reti dell’ argentino Marcos Riquelme su rigore e del boliviano Rodrigo Ramallo. Predominio nel possesso palla ma solo due tiri in porta in tutta la gara per Paulinho e compagni. Il malumore dei tifosi brasiliani è però sfociato in gravi minacce all’indirizzo del portiere della squadra.
Cassio minacciato di morte
Dopo la sconfitta subita in Bolivia, il portiere del Corinthians, il 34enne Cassio, ha consegnato un messaggio audio alla polizia, che è stato inviato alla moglie tramite i social media. I media locali hanno diffuso subito il messaggio, nel quale si sente un uomo insultare pesantemente il portiere, intimandolo di lasciare il club. L’avvertimento, però, si chiude con una minaccia di morte: “Solo questione di tempo. Non so cosa faremo, uccideremo, non lo so. Ma vi troveremo”. Due giorni dopo la sconfitta a sorpresa contro i boliviani dell’Always Ready, il Corinthians ha così provveduto a chiedere alla polizia di garantire la sicurezza dei propri giocatori. Sui social media Cassio ha scritto: “Non posso accettare questo tipo di minaccia”. Il portiere brasiliano, peraltro, è uno dei veterani del Corinthians (è nel club dal dicembre 2011). Cassio ha giocato quasi 600 partite con il Timão, partecipando anche alle vittorie della Copa Libertadores e del Mondiale per Club nel 2012 in finale contro il Chelsea.
L’intervento del club
Il Corinthians ha subito chiesto agli ufficiali specializzati in reati sportivi di “prendere misure adeguate per garantire la sicurezza dei suoi giocatori”. Il club brasiliano ha pubblicato un post di condanna: “Corinthians ripudia con veemenza le minacce di morte fatte al nostro portiere Cassio e alla sua famiglia tramite messaggi inviati sui social media”.
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