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MILAN-ATLETICO MADRID 1-2

Atletico e arbitro rovinano il ritorno del Milan a San Siro in Champions

Redazione Derby Derby Derby

Il Milan tornava a giocare in Champions nella propria casa dopo setti anni. Contro l’Atletico arriva un ko in pieno recupero, che gela Pioli e i suoi ragazzi. Da dimenticare la prova del direttore di gara e del rossonero Kessié

di Valentino Cesarini -

Essere orgogliosi del Milan! Di questo Milan. Si proprio cosi, perché in undici contro undici, i rossoneri impartiscono una lezione di calcio ai campioni di Spagna, vanno in vantaggio con Leao, sfiorano il raddoppio e mandano nello sconforto Simeone. Poi sale in cattedra il fischietto turco Cakir, che espelle Kessié (ingenuità del giocatore, ma anche severità dell’arbitro) per doppia ammonizione, ma sorvola su falli degli spagnoli simili a quelli dell’ivoriano (vedasi quello subito da Tonali nella ripresa).

I rossoneri, in dieci per un’ora e passa, vengono spinti dallo straordinario tifo di San Siro, Leao rischia di segnare il gol dell’anno, ma nel finale come è prevedibile, i cambi e la rosa dell’Atletico fa la differenza, insieme al turco. Griezmann pareggia a sei minuti dalla fine e proprio all’ultimo secondo (96’) Suarez dal dischetto non sbaglia. Rigore che il direttore di gara non vuole rivedere al Var e sarebbe curioso sapere il perché…Pazienza. Ma resta il fatto che l’abbaglio preso da Cakir e dalla sua squadra è grave. Vedremo se verrà fermato, oppure premiato…

Il Milan perde, probabilmente è un ko decisivo per il proseguo nel cammino europeo, ma l’orgoglio di essere tifosi milanisti è tanto!

L’ultimo gol rossonero a San Siro in Champions era stato siglato dal brasiliano Robinho in Milan-Barcellona nell’ottobre 2013. Questa sera a spezzare il digiuno, è stato Leao, giocatore che se vuole può essere decisivo. Il Milan inoltre è alla prima volta nella sua storia di Champions, che perde le prime due partite del girone.

La Champions ora è appesa a un filo sottilissimo, ma queste partite serviranno a Pioli e ai suoi ragazzi a crescere e migliorare in Italia, dove l’obiettivo è tornare a giocare anche la prossima stagione la massima competizione europea, dopo anni di delusioni.