Da una parte le copertine patinate che il mondo del calcio regala con i suoi successi, dall'altro i fantasmi dell'alcolismo e della depressione, che spesso possono portare a gesti estremi. Ben lo sa l'ex calciatore dell'Inter Fredy Guarin che in una lunga intervista al Corriere della Sera ha raccontato dei nuovi retroscena della sua vita e di come si stia impegnando per rimettersi sul giusto binario e condurre una quotidianità più serena.
LE PAROLE
Le verità di Fredy Guarin: “Ho provato a togliermi la vita tre volte ma ora sono rinato”

La storia di Fredy Guarin: "Alcool e depressione, ho provato a togliermi la vita tre volte"
—L'ex centrocampista colombiano è stato uno dei protagonisti del calcio internazionale dagli inizi del 2000, conquistando successi e trofei sia con le squadre di club che in Nazionale vestendo la cacca della Colombia, dall'Under 17 alla prima squadra. Eppure, la sua vita non è stata così semplice e in discesa come si può pensare: più volte, ha raccontato delle sue difficoltà extra campo tra alcool e depressione, problematiche che si è portato dietro per numerosi anni.
Le ha raccontate in una lunga intervista al Corriere della Sera, dove ha parlato a cuore aperto anche della sua ripresa: "Ho iniziato a bere quando ero all'Inter, in contemporanea con la separazione con mia moglie. Quando sono andato a giocare in Cina, è tutto peggiorato, lontano dai figli e della famiglia. Mi sentivo responsabile della loro infelicità. Dipendeva tutto dai problemi con la mia famiglia, mio padre non mi ascoltava ed era sempre ubriaco. Ho pensato spesso al suicidio e ho provato a togliermi la vita tre volte. Una sera però, Dio mi ha salvato. Ho capito che ero arrivato a un punto di non ritorno e ho iniziato a chiamare le persone a me vicine ma nessuno rispondeva. Ho chisto aiuto al mio agente e alla mia psicologa ed è andata molto meglio", dichiara Guarin.

La ripresa dopo l'addio al calcio nel 2021
—Nel 2021 l'addio al calcio e un altro momento difficile da affrontare: la vita senza il rettangolo verde di gioco. "Sono andato in una comunità per alcolisti e con il tempo finalmente ho smesso di bere, seguendo un programma specifico grazie al quale tornai anche ad allenarmi. Sei mesi dopo aver iniziato questo percorso, ho ritrovato i miei figli, che non vedevo da quattro anni. Ho raccontato loro delle mie debolezze e dei problemi con la loro madre. Non mi hanno perdonato subito ma col tempo mi hanno capito. Ora lavoro alla Fondazione con il mio psicologo, voglio rendere la mia esperienza un punto di riferimento per le persone nelle stesse difficoltà", conclude Guarin.
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