Manchester United, i tifosi anti Superlega “bloccano” il campo di allenamento di Carrington

I tifosi sono entrati nel campo di allenamento del club prima che arrivasse la maggior parte della Prima squadra e hanno bloccato entrambi gli ingressi con i loro striscioni. Lo striscione "51%" si riferisce ai tifosi che detengono la maggioranza dei diritti di voto nel club, un modello comune nel calcio tedesco. I manifestanti si sono fatti strada sul campo di allenamento verso i campi della Prima squadra dove hanno posato per le foto con i loro striscioni e hanno chiesto di parlare con Solskjaer. Il tecnico norvegese è uscito a parlare con i tifosi, insieme al direttore tecnico Darren Fletcher, al viceallenatore Michael Carrick e al centrocampista Nemanja Matic.

Il gruppo è partito poco dopo e mentre è stata chiamata la polizia, anche se non sono stati effettuati arresti. Una dichiarazione del club recitava: "Intorno alle 9.00 di questa mattina un gruppo di tifosi ha avuto accesso al campo di allenamento del club. Il direttore e altri hanno parlato con loro. Gli edifici erano sicuri e il gruppo ha ora lasciato il sito". I tifosi del Manchester United infastiditi da anni dalla proprietà del club, fin dall'acquisizione della famiglia Glazer nel 2005. Numerose le proteste da allora. La base della loro rabbia è intorno al debito che ricade sul club e molti tifosi credono che i proprietari americani non abbiano a cuore il bene dello United. E le proteste hanno ripreso slancio dopo l'annuncio della Super League di domenica, con i fan rimasti frustrati per la mancanza di comunicazione. I tifosi del Chelsea sono stati visti riunirsi fuori dallo Stamford Bridge martedì sera, con i tifosi del Liverpool che hanno organizzato le proprie proteste a Elland Road lunedì sera. Con lo United che non ha una partita fino a domenica, in trasferta sul campo del Leeds United, i tifosi hanno deciso una linea di condotta diversa andando a Carrington. Una dichiarazione del Manchester United Supporters 'Trust afferma che la proposta di formare un campionato separatista con altri 11 club è stata "un tradimento di tutto ciò che il club aveva mai rappresentato". Joel Glazer aveva scritto una lettera aperta ai tifosi per ammettere di aver commesso un errore con la loro decisione relativa alla Superlega.