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Allo Sky Stadium di Wellington, davanti a 32.357 spettatori, le Filippine hanno la meglio sulle neozelandesi e trovano la prima storica vittoria ai Mondiali. Nel primo tempo le ragazze della ct Jitka Klimková approcciano bene il match ma sono poco ciniche e pericolose dalle parti del portiere McDaniel. Tutto il contrario invece delle asiatiche che vanno in vantaggio alla prima occasione con un colpo di testa ravvicinato di Bolden (24'). Poi le Filipinas, sulle ali dell'entusiasmo, vanno vicine al raddoppio con Guillou e mettono in campo discrete trame, soprattutto sull'out di sinistra, chiudendo in vantaggio quarantacinque minuti dai due volti.
La Nuova Zelanda tiene in mano il pallino del gioco per buona parte della sfida e soprattutto nella ripresa fallisce il pari in due occasioni con Jacqui Hand. Prima il palo (63') e poi al minuto 68 le viene annullato un gol annullato. Wilkinson riceve palla e crossa a centro area per Hand che segna di testa. Il VAR però cancella la rete per il fuorigioco di Wilkinson ad inizio azione.
Con questo risultato le Filippine, dopo due incontri, agganciano a tre punti la Nuova Zelanda nel girone A, che comprende anche Svizzera e Norvegia.
Dopo questo successo contro la Nuova Zelanda, le Filippine sono diventate l’ottava squadra asiatica a conquistare una vittoria nelle fasi finali di una Coppa del Mondo femminile: tra i continenti solo l’Europa vanta più selezioni con almeno un trionfo nella competizione (11).
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