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Nel maggio 2025, il Consiglio della FIFA ha approvato ufficialmente la formazione della squadra femminile afghana di rifugiate, permettendole di disputare amichevoli internazionali entro la fine dell’anno. Un’iniziativa che si inserisce all’interno della strategia d’azione FIFA per il calcio femminile afghano, fondata su tre pilastri fondamentali: accesso, sviluppo e sostegno.
Molte delle calciatrici coinvolte sono rifugiate in Australia, dopo essere fuggite dall'Afghanistan a seguito del ritorno dei talebani nel 2021. Da allora, hanno continuato a giocare sotto l’egida del Melbourne Victory, mantenendo viva la passione per il calcio nonostante le difficoltà.
Il primo campo di selezione si è svolto dal 23 al 29 luglio scorso a Sydney, organizzato dall’allenatrice scozzese Pauline Hamill, che guiderà tre campi globali prima di definire la rosa ufficiale.
Questi campi non servono solo a selezionare le 23 calciatrici che disputeranno le amichevoli, ma rappresentano spazi di supporto e formazione. Le partecipanti avranno accesso a consulenze, formazione sui social media, contatti con club locali, attrezzature sportive e opportunità future come allenatrici o arbitri.
“Il calcio mi ha fatto sentire libera. Mi ha dato una voce forte”, ha dichiarato al sito ufficiale della FIFA Nilab, una delle giocatrici. “Non è solo per me, ma per tutte le donne afghane. Vogliamo rappresentare il nostro Paese e dare speranza”.
A supportare la squadra, uno staff di 15 professionisti. Accanto a Hamill, anche Tom Sermanni, ex allenatore di Australia, USA e Nuova Zelanda, che ha elogiato il progetto come un esempio del vero potere del calcio: “Unisce le persone, va oltre i confini e cambia le vite”.
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha sottolineato come questo progetto pilota rappresenti un passo concreto verso l’inclusione e il sostegno delle donne afghane, anche in esilio: “Abbiamo dato loro l'opportunità di giocare, garantendo sicurezza e benessere. È un orgoglio, e vogliamo estendere l’iniziativa anche ad altri Paesi”.
Mentre le principali luci del calcio mondiale sono puntate su altro, la nascita della Nazionale femminile afghana di rifugiate è un evento storico e simbolico. Nonostante la lontananza dai riflettori, rappresenta la vera essenza del calcio: inclusione, libertà e sogni condivisi.
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