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Non solo Chiellini, anche Brandts lancia col botto la sua autobiografia: “Bettega si avvicinò a me e chiese…”

Roberto Bettega in maglia azzurra

L'olandese Brandts alza i toni, a sorpresa, 42 anni dopo, su Italia-Olanda ai Mondiali di Argentina '78.

Redazione DDD

L'ex nazionale olandese Ernie Brandts ha cercato la eco migliore per il lancio della propria biografia Nooit natrappen (liberamente traducibile in mai colpire un avversario a terra), in uscita nei Paesi Bassi, finendo però per chiamare in causa un monumento nazionale come Bobby-gol, Roberto Bettega, che certo non rimarrà inerte di fronte alle insinuazioni del suo ex avversario orange. Il quotidiano Algemeen Dagblad ha ripreso la parte del libro maggiormente destinata a far discutere e, molto probabilmente, a dare adito a possibili azioni legali.

Netherlands player Ernstus Brandts in action during an International match against Italy in Montevideo on January 6, 1981 in Montevideo, Uruguay. (Photo Allsport/Getty Images)

Netherlands player Ernstus Brandts in action during an International match against Italy in Montevideo on January 6, 1981 in Montevideo, Uruguay. (Photo Allsport/Getty Images)

La partita citata nel libro è l'ultima della seconda fase a gruppi del Mondiale argentino, che il 21 giugno 1978 vide Italia e Olanda affrontarsi in un vero e proprio spareggio per accedere alla finalissima del Monumental di Buenos Aires. Azzurri in vantaggio e poi due gran tiri olandesi per il 2-1 a loro favore. Proprio dopo il vantaggio olandese sarebbero accadute alcune cose, stando a quanto sostiene Brandts. Si legge nel libro: "Bettega si avvicinò a me e mi disse: Brandts! Brandts! Lasciami segnare. Sparò cifre in lire, in dollari. Vicino a me c'era Ruud Krol, che sentì tutto e mi disse sottovoce di far finta di niente, di non rispondere. Così feci. Ma Bettega, un attaccante di fama internazionale, non si diede per vinto: Brandts, disse, fammi fare il 2-2. Con il 2-2 andate in finale lo stesso. Pronunciò cifre da capogiro, ma continuai a far finta di nulla".

Quella partita è stata l'apice della carriera in nazionale di Ernie Brandts, che ha vestito la maglia arancione in 28 occasioni. Oggi, nel 2020, voleva lanciare la sua autobiografia, ma se quelle di Chiellini su Balotelli e Felipe Melo erano sue opinioni, in questo caso l'olandese è andato giù pesante a spese di Roberto Bettega.

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